Edoardo III

Dizionario di Storia (2010)

Edoardo III


Re d’Inghilterra (Windsor 1312-Sheen 1377). Figlio primogenito di Edoardo II e di Isabella di Francia, salì al trono in seguito all’abdicazione del padre (1327), e l’anno dopo sposò Filippa di Hainaut. Il Parlamento nominò un consiglio di reggenza presieduto dal tutore Enrico conte di Lancaster, ma la madre e il suo amante Ruggero Mortimer presero il potere. Nel 1330 E., deciso ad assumere personalmente il governo del Paese, fece condannare Mortimer e confinò Isabella a Castle Rising. La sua politica estera fu caratterizzata, in primo luogo, dal lungo conflitto politico-dinastico con la Francia; già nel 1328, anno della morte di Carlo IV di Francia, egli aveva avanzato pretese al trono e, dopo l’elezione di Filippo di Valois, aveva rifiutato, fino al 1331, di rendere l’omaggio feudale al re francese. In quegli stessi anni, tuttavia, il riacutizzarsi dei problemi in Scozia aveva distolto E. dai suoi interessi in Francia. La morte del re Roberto I (1329) e la successione del figlio David, ancora bambino, avevano permesso a Edoardo Baliol, segretamente appoggiato da E., di proclamarsi re di Scozia (1332), dichiarandosi fedele vassallo del re inglese e attirandosi così l’inimicizia dei nobili, favorevoli all’autonomia scozzese. Più volte E. intervenne militarmente a favore di Baliol (Halidon Hill, 1333), ma nel 1341 David Bruce, appoggiato dai francesi, riebbe il trono. Le tensioni con la Francia, intanto, aggravate dall’appoggio dato da Filippo VI agli scozzesi e da quello di E. alle città fiamminghe, sfociarono in aperto conflitto, dando inizio alla guerra dei Cent’anni. Nel 1340, nei Paesi Bassi, E. si proclamò re di Francia e dopo pochi mesi sconfisse i francesi a Sluys. La mancanza di fondi costrinse però E. a tornare in Inghilterra, dove le forti spese di guerra avevano provocato un vasto malcontento; inoltre, il mancato pagamento dei debiti di guerra contratti provocò il fallimento dei banchieri fiorentini Bardi e Peruzzi. Il prestigio della corona e dell’aristocrazia militare fu rafforzato, comunque, dai grandi successi militari di Crécy (1346), Calais (1347) e dalla sconfitta di David Bruce a Neville’s Cross. Dopo un periodo di tregua le ostilità ripresero nel 1355 e nel 1356 Edoardo «il Principe Nero» fece prigioniero il re Giovanni II a Poitiers. Quattro anni dopo una tregua fu firmata a Bretigny (1360); questa attribuì a E., che rinunciava a ogni pretesa al trono di Francia, Calais, Ponthieu e l’Aquitania; re Giovanni veniva liberato. Il Principe Nero e Giovanni di Gaunt continuarono a combattere con alterne vicende in Francia sino a che una flotta franco-castigliana, con una vittoria navale, non tagliò le comunicazioni marittime. In mano inglese nel 1375 rimasero solo: Calais, Cherbourg, Brest, Bordeaux e Bayonne. Nel Paese, intanto, il perdurare dello stato di crisi aveva provocato un grave malcontento popolare e la formazione di opposte fazioni a capo delle quali si posero gli stessi figli di E., nel 1377, poco prima della sua morte; fu convocato il cosiddetto «buon parlamento», che cercò di arginare la presenza a corte dei favoriti del re.

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