Scopo, economie di

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

scopo, economie di

Patrizio Bianchi

Economie di dimensione connesse alla possibilità di produzione contestuale di beni fra loro parzialmente differenziati.

I vantaggi delle economie di scopo

I vantaggi derivati dalla crescita dei livelli di attivazione del processo produttivo possono qui essere misurati  in termini non solo di riduzione dei costi unitari di lungo periodo generati all’aumento della dimensione dell’unità di produzione considerata, ma anche della varietà dei prodotti offribili dall’impresa. Condividendo una stessa competenza o una stessa componente fissa, si assume che i costi della produzione congiunta di due distinti prodotti (x e y) siano minori di quanto non sia la loro produzione in parallelo; quindi C(x,y)<C(x,0)+C(0,y). Tale vantaggio di scala dipende dalla capacità di condividere fasi di produzione utilizzabili per ottenere un semilavorato, da differenziare poi in una seconda parte del ciclo produttivo (➔ scala, economie di).

La differenziazione produttiva

Il bisogno di diversificazione è del resto connesso con l’estensione del mercato a cui l’impresa si rivolge e alla strategia che essa intende seguire nei confronti dei competitori. Per es., il ciclo di produzione dell’automobile venne organizzato, fin dai tempi di H. Ford, secondo una sequenza rigida di fasi, di mansioni, che determinava rendimenti crescenti di scala e quindi sostanziali riduzioni dei costi. Tuttavia, la produzione risultava omogenea, quindi in grado di offrire solo beni di massa (‘scegliete la vostra Ford T, di qualunque colore purché sia nera’). Produzioni di massa, omogenee e a basso costo, sono tuttavia appropriate a mercati di primo acquisto, la cui domanda può essere prevista in espansione per un periodo lungo. Man mano che il mercato diventa maturo, però, la domanda muta, richiedendo la possibilità di scegliere fra merci differenziate, anche con riconoscimenti di maggiorazioni di prezzo. In tal caso diviene necessario decidere fra l’opzione di attivare processi paralleli specializzati nella produzione dei diversi beni, o quella di individuare le parti comuni a più modelli (per es. il motore), articolare poi la seconda parte del ciclo, producendo in parallelo solo i pezzi differenziati, caratterizzanti il prodotto finale (per es. le carrozzerie che si distinguono per allestimenti e colori). La scelta fra impianti specializzati paralleli e un sistema in cui il ciclo si articola in due processi distinti di produzione dipende dalla dimensione del mercato atteso, dalle tecnologie adottate e dalle strategie di impresa.

Deterrenza strategica

La letteratura ha messo in evidenza come vi possa essere una capacità di deterrenza strategica da parte di imprese che differenziano anticipatamente la loro offerta, per evitare che nuovi concorrenti entrino sul mercato, introducendo prodotti innovativi rispetto a quelli di massa già presenti sul mercato.