DURANGO

Enciclopedia Italiana (1932)

DURANGO (A. T., 147)

Ezequiel A. Chavez

Città del Messico, capitale dello stato omonimo (v. sotto). È posta a 24° N. e 104° 40′ O., a 1890 m. s. m., alle sorgenti del Río Tunal, affluente del Mezquital. Nel 1921 contava 39.090 ab. Possiede una bella cattedrale cattolica; un istituto di studî secondarî e professionali; ha vetrerie, concerie, stabilimenti per la filatura e la tessitura, fabbriche di zucchero, manifatture di tabacco e fabbriche di oggetti in ferro.

Stato di Durango. - Stato del Messico, situato fra quelli di Chihuahua, Coahuila, Zacatecas, Jalisco, Nayarit e Sinaloa. Abbraccia un'area di 123.520 kmq. Comprende:1. all'O. e al SO. la regione delle quebradas, grandi burroni dovuti all'erosione dei torrenti, e anche a faglie, che si spingono fin sul Pacifico attraverso lo stato di Sinaloa; il fiume più importante è il Mezquital; 2. la zona culminale della Sierra Madre Occidentale, a E. della zona delle quebradas (alt. media da 2400 a 2600 m., massima di 3000); 3. la regione delle vallate, più a E., nell'altipiano, da 1800 a 2000 m percorsa da alture isolate e da due grandi fiumi: il Nazas e l'Agua Naval; 4. la regione delle steppe aride e dei bolsones, intorno a 1600-2000 m.: il Nazas e l'Agua Naval terminano nel fondo del Bolsón de Mapimí, il quale però è entro i confini del Coahuila.

Si distinguono tre stagioni: l'inverno, molto secco, da ottobre a febbraio (8° nella regione più alta, 170 nel Bolsón); la primavera, senza piogge, da febbraio a giugno; l'estate, piovosa, da giugno a ottobre: 19° e mezzo nelle mesetas del centro, 24° nelle alte valli, da 27°,5 a 29°,5, con massimi fino a 48°, nelle depressioni dell'E. Si hanno nebbie e piogge relativamente abbondanti nelle quebradas; 679 mm. di precipitazioni a Guanaceví, nella Sierra Madre; 463 a Durango, nel centro; 244 a Villa Lerdo, nella regione dei bolsones. Nei burroni si sviluppa una ricca vegetazione semitropicale; nelle scarpate della Sierra vi sono estesi boschi di legname da costruzioni; nelle valli si coltivano cereali e frutta dei climi temperati; nelle steppe, vi sono pascoli; negli umidi bassopiani lungo il Nazas e l'Agua Naval, estese piantagioni di cotone.

Si estraggono argento e oro nella Sierra Madre; minerali cupriferi e piombiferi nelle alture isolate dell'E. e del centro; mercurio e ferro nei dintorni di Durango. La popolazione dello stato era nel 1910 di 483.175 ab., nel 1921 di 336.766, nel 1930 di 395.805: il 10% di razza mista; pochissimi individui sono di razza bianca pura; più del 99% sono cattolici. Quattro grandi linee ferroviarie chiudono quasi in un rombo la parte centrale dello stato, con i vertici a Durango, Jiménez (nel Chihuahua), Torreón (Coahuila) e Tepehuanes. Da questi vertici altre ferrovie vanno a SE., unendosi a quelle che giungono alla città di Messico, e a NE., verso quelle che entrano negli Stati Uniti per Piedras Negras e Ciudad Juárez. Infine una linea - peraltro non ultimata - unirà Durango a Mazatlán sul Pacifico. Oltre la capitale altri centri notevoli sono: Gómez Palacio (20.753 ab.), centro mercantile e bancario nella bassa regione del Nazas, chiamato anche de la laguna; Villa Lerdo (8175 ab.); e i centri minerarî di Guanaceví, El Oro, Indé, San Dimas, Mapimí e Santiago Papasquiaro.

Bibl.: Atlas de la Dirección de Estudios geográficos y climatológicos, Messico 1919-26; P. Rouaix, Configuración de Durango y Rectificaciones al censo de 1921, Messico 1909-28; v. anche la monografia dello stato pubblicata dal Departamento de Estudística, Messico 1926.

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