Salcedo, Doris

Lessico del XXI Secolo (2013)

Salcedo, Doris


Salcedo, Doris. –  Artista colombiana (n. Bogotà 1958). Utilizza oggetti di uso quotidiano, mobili, indumenti, in genere materiali poveri, che assembla creando delle vere e proprie sculture e realizza installazioni che rileggono e stravolgono gli spazi che le ospitano. Le sue tematiche si incentrano sulle denuncia delle violenze delle quali sono rimaste vittime le popolazioni colombiane, sono tracce di ricordi, brani di vita, testimonianze di sofferenze subite: una chiara denuncia alla gravità dei fatti successi ai suoi conterranei. Nel 1999 è alla Tate gallery di Londra con Unland. Nel 2003 è alla 8° Biennale internazionale di Istanbul. Nel 2005 per la Triennale di arte contemporanea del Castello di Rivoli realizza Abyss con la quale occupa un'intera sala del secondo piano del castello: un’installazione muraria che si configura come un prolungamento della gigantesca volta in mattoni al di sotto della quale realizza delle gigantesche pareti bianche. Nel 2007 alla Turbine hall della Tate modern di Londra, crea una spaccatura lunga 167 metri che percorre tutta la superficie della sala: una sorta di gigantesca ferita, anche in questo caso una denuncia per le violenze inflitte dalla contemporanea guerra in Iraq. Nel 2012 per il MAXXI di Roma propone Plegaria Muda, un’installazione composta da tavoli di legno sovrapposti sulle cui superfici si intravedono sottilissimi fili d’erba, un chiaro riferimento a un cimitero.