divisionismo Procedimento tecnico pittorico elaborato in Francia nell’ambito delle ricerche postimpressioniste e il movimento artistico, più esattamente denominato neoimpressionismo, che si fece assertore di tale procedimento. Come l’impressionismo, il d. accettò la luce quale fondamento della visione; rifacendosi agli studi scientifici sulla luce e sul colore, tentò di ottenere la massima luminosità accostando i colori puri sulla tela, secondo la legge dei complementari, a piccole pennellate regolari spesso puntiformi (di qui il nome francese di pointillisme, puntinismo). Figure centrali del movimento furono G. Seurat, P. Signac e il critico F. Fénéon.
Collegato alla cultura del positivismo, in Italia il d. si sviluppò in maniera autonoma, accogliendo istanze simboliste e di idealizzato impegno sociale e politico, a opera di V. Grubicy, G. Segantini, G. Previati, A. Morbelli, G. Pellizza da Volpedo, C. Fornara, E. Longoni, M. Olivero e altri. Previati espose le teorie del d. in due libri: I principi scientifici del divisionismo (1906) e Della pittura: tecnica ed arte (1913). Ai suoi inizi vi aderì anche U. Boccioni; dal d. partì G. Balla nelle sue ricerche di scomposizione della luce e della forma. TAV.
Dallo svilupparsi e dal diffondersi degli studî d'ottica e delle teorie scientifiche dei colori stabilite dal Newton e approfondite da H. von Helmholtz e dagli esperimenti di J. Mile ebbero origine quelle scuole pittoriche note sotto i nomi di complementarismo, divisionismo, luminismo che per vie diverse ...
diviṡionismo s. m. [der. di divisione (dei colori)]. – 1. Tecnica pittorica consistente nell’accostamento di colori puri, stesi sulla tela in pennellate regolari, spesso puntiformi (di qui il sinon. puntinismo), allo scopo di ottenere la massima luminosità...
diviṡionista s. m. e f. [der. di divisionismo] (pl. m. -i). – Pittore rappresentante o seguace del divisionismo; anche agg.: i pittori divisionista, movimento divisionista.