DIURETICI

Enciclopedia Italiana (1932)

DIURETICI (dal gr. διουρητικός; ted. harnabsondernde Heilmittel)

Alberico Benedicenti

Sono farmaci capaci d'aumentare la quantità e modificare la composizione dell'urina escreta. La farmacologia di questa fondamentale funzione è assai complessa riferendosi alle molteplici condizioni organiche capaci d'influire sul ricambio dell'acqua, dei metaboliti azotati e dei sali. Tutte le soluzioni acquose introdotte nell'organismo le quali pervengano, direttamente o no, nel sangue costituiscono altrettanti diuretici, in quanto l'organismo risponde a un'aumentata idremia con accresciuta diuresi. Le sostanze saline, accrescendo la concentrazione molecolare del plasma sanguigno, sottraggono ai tessuti parte delle loro riserve liquide, ingrandiscono la massa circolante e agiscono come diuretici. I migliori sali diuretici sono i più diffusibili: così il cloruro sodico (10-20 gr. per bocca), il nitrato, l'acetato di potassio (15-30 grammi). Il latte, soluzione di diversi sali, è un potente diuretico; le soluzioni zuccherine e il lattosio egualmente. L'urea (20-40 gr. per bocca in soluzione) è particolarmente efficace quando una ritenzione di cloruro di sodio impedisca la somministrazione di questo sale come diuretico. La caffeina, la teina, la teobromina, diuretici del gruppo purinico, agiscono sia per una vasodilatazione renale - favorita, per la caffeina, dall'associazione con la morfina il cloralio, la paraldeide - sia per una stimolazione degli elementi specifici secretori dei tubuli renali. Quest'ultimi medicamenti invero non accrescono solo la quantità d'acqua eliminata bensì anche le sostanze azotate e i sali. Sopra questo duplice modo d'agire poggia il potere diuretico di sostanze derivate dalla caffeina: diuretina, teofillina, agurina, teocina, e dei cosiddetti diuretici irritanti: olî eterei, composti aromatici, derivati metallicì mercuriali (novasurol), soprattutto efficaci nelle cospicue ritenzioni acquose a rene integro. Come diuretici agiscono indirettamente i cardiocinetici in quanto migliorano le condizioni circolatorie generali e, in specie, quelle renali. Tra questi ricordiamo la digitale, con i suoi glucosidi, l'Adonis vernalis e la Scilla maritima.

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