Diritto all'oblio

NEOLOGISMI (2018)

diritto all'oblio


diritto all’oblio loc. s.le m. Istituto che prevede il diritto di ciascun individuo a pretendere la cancellazione della memoria di fatti o dati che lo riguardano.

• Nelle sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione europea si rinvengono criteri preziosi, e vincolanti. Parlo di sentenze al plurale, perché quella appena pubblicata si colloca in una linea che la congiunge a due sentenze dell’anno scorso, altrettanto importanti, sul tempo di conservazione dei dati personali e sul diritto all’oblio. Una linea di tendenza ormai chiara. Nei casi di conflitti tra il diritto fondamentale alla tutela dei dati personali e le esigenze di sicurezza e di mercato è proprio il primo a dover avere la preminenza. In una sentenza dell’anno scorso, relativa ad un caso riguardante Google, si è detto con chiarezza che «il diritto fondamentale alla tutela dei dati personali prevale giuridicamente sull’interesse economico degli operatori del settore». (Stefano Rodotà, Repubblica, 12 ottobre 2015, p. 25, Commenti) • Gli Stati Uniti non sono mai stati particolarmente sensibili alle questioni di privacy, come dimostrano i continui litigi tra Google e l’Unione Europea sulla raccolta dei dati e il «diritto all’oblio». La scoperta che la National Security Agency (Nsa), con la silenziosa collaborazione dei colossi del web, spiasse chi voleva, quando voleva, ha destato scandalo all’estero. In America, educate perplessità. (Beppe Severgnini, Corriere della sera, 18 febbraio 2016, p. 1, Prima pagina) • Il boss della locale ’ndrangheta è tornato a casa dallo scorso maggio, dopo 26 anni di carcere, ed è tuttora sottoposto al regime di sorveglianza speciale (misura confermata di recente dal Tribunale) in quanto ritenuto socialmente pericoloso. [Rocco] Papalia ha chiesto il diritto all’oblio appellandosi «a quella pace sociale da tutti doverosamente inseguita, al di là di intemperanze dei mezzi di comunicazione». (Simone Marcer, Avvenire, 24 agosto 2017, Cronaca di Milano, p. I).

- Composto dal s. m. diritto, dalla prep. alla e dal s. m. oblio, ricalcando l’espressione ingl. right to oblivion.

- Già attestato nella Stampa del 24 settembre 1989, Savona e Provincia, p. 1 (Ermanno Branca).

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