DIONISIE

Enciclopedia Italiana (1931)

DIONISIE (Διονύσια)

Giulio Giannelli

Feste antiche in onore del dio Dioniso (v.), celebrate dovunque si diffuse il culto del dio, cioè per quasi tutto il mondo greco. Le più importanti e meglio note fra esse erano quelle attiche. Nel calendario sacro degli Ateniesi, quattro erano le feste dell'Attica, tra le più solenni, dedicate a Dioniso; le quali, appartenendo alle feste nazionali della stirpe ionica, si celebravano anche nelle città ioniche dell'Arcipelago e dell'Asia Minore; di esse due ricorrevano nell'inverno (ma si consideravano però sempre come feste della vendemmia, o meglio della svinatura) e due in primavera. Le prime erano le piccole Dionisie o Dionisie rustiche, festeggiate nel mese di Poseidone (dicembre-gennaio) con lazzi sguaiati e contadineschi, come quelli messi in scena da Aristofane negli Acarnesi; a queste seguivano, nel mese successivo di Gamelione, le piccole Dionisie urbane o Lenee, con rappresentazioni drammatiche, canto di ditirambi e una grande processione nel quartiere del Leneo, ove sorgeva il più antico santuario ateniese di Dioniso. Venivano poi al principio della primavera (dall'11 al 13 del mese di Antesterione febbraio-marzo), le Antesterie, o feste della svinatura; chiudevano la serie, nel mese di Elafebolione (marzo-aprile), le grandi Dionisie, la più solenne delle feste ateniesi dopo le Panatenee, con processione solenne, e gare ditirambiche e drammatiche (v. Commedia; Coregia; Ditirambo; Tragedia) che pongono queste feste in stretta relazione con tutta la storia del teatro greco nel periodo classico.

Altre Dionisie ci sono testimoniate nell'Eubea, a Nasso, a Delo, a Chio, Lesbo, Taso, Cnido, Corcira, Lemno, Pergamo, ecc.

Bibl.: A. Mommsen, Feste der Stadt Athen, Lipsia 1898, pp. 372-404, 428-48; M.P. Nilsson, Griech. Feste von religiöser Bedeutung, Lipsia 1906; J. Girard, in Daremberg e Saglio, Dict. des ant. grec. et rom., II, p. 230 segg.

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