DIONINA

Enciclopedia Italiana (1931)

DIONINA

Alberico Benedicenti

. È il cloridrato d'etilmorfina omologo superiore della codeina o metilmorfina. Polvere cristallina, bianca, inodora e di sapore leggermente amaro, solubile in circa sette parti di acqua. Ha azione e usi analoghi a quelli della codeina. È debolmente narcotica e analgesica e può considerarsi d'azione intermedia tra quella della morfina e quella della codeina. Calma la tosse, non dà luogo facilmente a fatti d'abitudine e può adoperarsi come succedaneo della morfina della quale è meglio tollerata, giovando così nel trattamento del morfinismo. In generale è d'azione più intensa e più duratura della codeina, specialmente contro la tosse e l'irritazione bronchiale cosicché i tisici specialmente ne traggono grande vantaggio perché procura loro uno stato generale di calma, favorisce il sonno e facilita l'espettorazione. Giova anche nella pertosse, nelle bronchiti, nella bronchiettasie, nell'asma, nell'enfisema, nel raffreddore e sue complicazioni. Favorisce, unita al veronal, l'azione ipnotica di questo. Come analgesico s'impiegò contro le coliche epatiche e le gastralgie; come antisettico locale venne usata in oculistica (nelle ulceri corneali, nell'erpete comeale, ecc.) e in ginecologia (nelle piccole operazioni chirurgiche). Si somministra per bocca alla dose di grammi 0,015-0,030, due o tre volte al giorno ovvero per iniezioni ipodermiche, clisteri, supposte, ecc.

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