Differenza

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

differenza


differènza [Der. del lat. differentia, da differens -entis "differente", part. pres. di differre "essere differente"] [ALG] Il risultato dell'operazione di sottrazione. ◆ [EMG] D. di potenziale (d.d.p. o ddp): la differenza tra i valori che il potenziale di un campo ha in due punti generici, pari al valore dell'integrale di linea del vettore del campo da un punto all'altro, che ha signif. soltanto in un campo conservativo; se la locuz. è priva di ulteriore qualificazione, si tratta normalmente di una d.d.p. in un campo elettrico conservativo, alla quale è proporzionale il lavoro fatto dalle forze del campo per spostamenti di cariche elettriche da un punto all'altro, lungo un percorso qualunque: v. elettrostatica nel vuoto: II 384 d. ◆ [BFS] D. di potenziale cellulare: v. neurobiofisica: IV 143 c. ◆ [FSD] D. di potenziale di contatto: quella che si sviluppa al contatto tra metalli e tra metalli e semiconduttori e tra semiconduttori: v. Volta, effetto. ◆ [ALG] D., o ragione, di una progressione aritmetica: la quantità costante di cui differiscono due termini consecutivi. ◆ [ANM] D. finita: di una funzione f(x), simb. Δf(x), l'incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l'incremento Δx: Δf(x)=f(x+Δx) -f(x). Accanto a questa, che è la d. prima, si considera la d. seconda di f(x), che è la d. della d. prima: Δ2f(x)=Δ[Δf(x)]=Δ[f(x+Δx)-f(x)]= [f(x+2Δx)-f(x+Δx)]-[f(x+Δx)-f(x)]=f(x+2Δx)-2f (x+Δx)+f(x); e così via; generic., la d. n-esima, definita come la d. della d. (n-1)-esima, s'indica con Δnf(x). Se f(x) è un polinomio di grado n, le d. n-esime sono costanti e quelle (n+1)-esime sono nulle; le proprietà delle d. finite si richiamano a proprietà del calcolo differenziale. ◆ [ALG] D. media logaritmica: il rapporto tra la differenza di valori e il logaritmo naturale del rapporto tra i valori medesimi; per es., v. scambiatore di calore: V 104 f, per la d. media logaritmica di temperature. ◆ [ALG] D. simmetrica: fra due insiemi A e B (simb. AΔB) è l'insieme degli elementi che appartengono a uno, e a uno solo, di questi insiemi, cioè l'unione delle d. fra A e B e fra B e A: AΔB = (A\B)⋃(B\A). ◆ [ALG] D. tra insiemi: fra due insiemi A e B, indicata con A\B oppure con A-B, è l'insieme degli elementi di A che non appartengono a B, cioè il complementare, rispetto ad A, dell'intersezione fra A e B: A\B = CA(A⋂B). ◆ [ANM] Algoritmo delle d.: serve, per il suo basso rumore, nell'analisi di serie di dati sperimentali e per ottimizzare il rapporto segnale/rumore di dispositivi vari: per es., v. onde gravitazionali: IV 286 b. ◆ [ANM] Equazione alle d.: equazione del tipo F(x, y, Δy, ..., Δny)=0, dove y è una funzione di x, Δy=y(x+Δx)-y(x) e Δiy=Δ(Δi-1y). ◆ [ANM] Metodo alle d. finite: v. calcolo numerico: I 410 d.

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