DIELETTRICO

Enciclopedia Italiana (1931)

DIELETTRICO

Umberto Forti

. Nome significante "capace di trasmettere le azioni elettriche", che il Faraday diede agl'isolanti, per la grande importanza che essi hanno nei fenomeni elettrici, in cui si comportano come attivi tramiti delle azioni elettriche. Si supponga di avere due piatti metallici di cui uno isolato, l'altro in comunicazione con la terra. Sia C la capacità del sistema quando fra i due piatti è interposto il vuoto. Interponendo un dielettrico qualsiasi (acqua, vetro, zolfo, paraffina, ecc.) il sistema manifesterà una capacità diversa C′. Il rapporto C/C si dice potere induttore specifico o costante dielettrica del dato isolante. Si dimostra che la costante dielettrica è l'inverso della costante che figura nella formula di Coulomb sulle aziooni elettrostatiche.

La determinazione sperimentale della costante dielettrica presenta notevoli difficoltà sicché i risultati conseguiti dai varî sperimentatori sono un po' diversi tra loro. Ecco i valori approssimati della costante dielettrica per varie sostanze: Solidi: Cera vergine 4,75; Quarzo 4,5; Ebanite da 2 a 2,76; Gomma lacca 3,1; Mica da 5,7 a 8; Paraffina da 1,98 a 2,83; Resina da 2,48 a 2,57; Vetro da 3,7 a 7,6; Zolfo da 3 a 3,94. Liquidi: Acqua pura 80; Alcool etilico da 25 a 27; Benzina 2,32; Essenza di trementina 2,28; Olio di oliva da 3,1 a 3,16; Olio di ricino da 4,4 a 4,8; Petrolio da 2,02 a 2,19; Toluolo da 2,2 a 2,4. Gas: Aria 1,00059; Anidride carbonica 1,000946. Si vede dunque che per l'aria la costante dielettrica è circa 1 che essa conserva un valore assai vicino all'unità per tutti i gas alla temperatura di 0° e alla pressione di 760 mm.

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Anidride carbonica

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