Anzieu, Didier

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Psicanalista francese (Melun 1923 - Parigi 1999). Laureatosi in filosofia alla Sorbona, si è specializzato in psicologia clinica, occupandosi, in particolare, di psicodramma e di uso diagnostico di test proiettivi. Tra il 1943 e il 1953 ha collaborato con J. Lacan; il rapporto con quest'ultimo ha suscitato in A.notevoli riserve, personali e teoriche, al punto da determinare la sua scelta di schierarsi tra gli "ortodossi" a seguito della scissione della Société psychoanalytique française e di costruire, insieme a D. Laganche, J.-L. Laplanche, J.-B. Pontalis e altri, quello che sarebbe divenuto il nucleo dell'Association psychoanalytique de France. Attento studioso di storia della psicanalisi (è del 1959 L'auto-analyse de Freud et la découverte de la psychoanalyse), ha sviluppato successivamente, a partire dal 1968, un'accurata riflessione sulle tecniche psicoterapiche di gruppo, che lo ha condotto a ipotizzare l'esistenza di immagini a forte contenuto psicodinamico (gruppo-seno, gruppo-bocca, gruppo persecutore-seduttore) attivate appunto dalle relazioni di gruppo. È del 1985 l'elaborazione del concetto di Io-pelle (Moi-peau), anch'esso da intendersi come espressione fantasmatica, operante sia a livello individuale sia collettivo, di una continuità tra le funzioni biologico-contenitive della pelle e quelle psicologico-coordinative dell'Io. Tra le altre opere: Le groupe et l'inconscient (1975); Créer, détruire (1996).

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