DEVADATTA

Enciclopedia Italiana (1931)

DEVADATTA

Ferdinando BELLONI-FILIPPI

Cugino del Buddha (v.), fu il Giuda della comunità buddhistica, della quale pretese di strappare il governo all'Illuminato. La sua ribellione approdò a uno scisma, dopo che egli ebbe, dice la leggenda, ripetutamente attentato alla vita del Buddha con la complicità di Ajātasattu, principe ereditario del Magadha. Il nuovo ordine monastico fondato da Devadatta nel 35-36° anno di apostolato del Buddha imponeva al monaco di non abbandonare la selva, vivere esclusivamente di elemosine astenendosi dalla carne e dal pesce, coprirsi di cenci e vivere a piè degli alberi, senza il comodo riparo di un tetto (Cullavagga, VII, 3, 11). La riforma, di carattere disciplinare, trovò seguaci ed ebbe lunga durata, poiché, a testimonianza di Hiuen Tsiang, v'erano ancora discepoli di D. nel Bengala nel sec. VIII d. C.

Bibl.: Cullavagga (Vinaya-pitaka, II, 2), VII, i, 4; 2-4. Trad. T. W. Rhys Davids, in Sacred Books of the East, XX, Oxford 1885, pp. 228 segg., 233 segg.; H. Kern, Histoire du Bouddhisme dans l'Inde, trad. Huet, I, Parigi 1901, p. 126 segg.; 186 segg.; Hastings, Encyclopaedia of Religion and Ethics, IV, p. 675 segg.

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