DEMETRIO I, Poliorcete di Macedonia

Enciclopedia dell' Arte Antica (1994)

DEMETRIO I, Poliorcete di Macedonia (v. vol. III, p. 66)

G. Calcani

La conoscenza del ritratto di D. Poliorcete è oggi progredita, rispetto alle precedenti acquisizioni, grazie a recenti tentativi di attribuzione.

Caposaldo della ricerca, oltre alle effigi monetali, resta l'erma-ritratto del Museo Nazionale di Napoli (v. vol. III, fig. 93). Importanti sviluppi ha avuto il riconoscimento dell'immagine di D. in un bronzetto proveniente da Ercolano e conservato nel Museo Nazionale di Napoli. Tale attribuzione (Ch. Picard, 1944) non è stata considerata nella voce precedente, ma ormai sembra certo che si tratti dell'unico riflesso d'insieme della statua di D. creata da Teisikrates, il bronzista di scuola lisippea. Una testa in bronzo del Museo del Louvre a Parigi, è stata giustamente indicata come un'ulteriore derivazione dall'originale di Teisikrates. Nello stesso museo è stato identificato anche un ritratto in marmo, caratterizzato dal diadema e da due fori, che erano previsti per l'inserimento delle due corna di toro, consuete nell'iconografia di D. e di altri sovrani ellenistici.

Di recente è stata ribadita l'ipotesi che in alternativa alle corna taurine i ritratti di D. Poliorcete, insieme a quelli di altri dinasti, fossero caratterizzati dalle corna di Pan. Entrambi gli attributi riflettono, comunque, l'assimilazione con Dioniso.

Una concreta proposta d'identificazione dell'immagine di D. Poliorcete, che pure non è stata compresa nella precedente voce, riguarda uno dei cavalieri scolpiti sul sarcofago di Sidone (J. Charbonneaux, 1952).

Non del tutto convincente sembra invece il tentativo di riconoscere nell’Atleta che s'incorona del Paul Getty Museum di Malibu un ritratto giovanile di D. eseguito da Lisippo. Quelle che sono sembrate convergenze fisionomiche (J. Frel, 1982 e 1987) sono, in realtà, analogie stilistiche epocali riscontrabili anche in altre sculture, vicine per ambiente e cronologia (P. Moreno, 1992).

Decisamente da respingere dal catalogo dei ritratti di D. Poliorcete sono una serie di teste di atleti (Copenaghen, Ny Carlsberg Glyptotek; Northampton, Smith College; Olimpia, Museo Archeologico; Farsalo) e le due erme, una delle quali nel Museo Archeologico di Efeso e l'altra nel Paul Getty Museum di Malibu, i cui tratti fisionomici e la cui capigliatura non hanno pertinenza con l'immagine accreditata del Poliorcete.

Del tutto superata è da considerare anche l'identificazione come D. per il ritratto in marmo di un principe ellenistico, a Delo, proposto di recente quale ritratto di Mitridate.

La scoperta dei frammenti di una statua di cavaliere in bronzo, nel corso della campagna di scavi del 1971, nell'agora di Atene, ha aperto la strada all'identificazione dell'iconografia equestre di D. Poliorcete: dei sei frammenti recuperati, di taglia maggiore del vero, nessuno è pertinente alla testa del cavaliere. L'ipotesi si basa sulla datazione dei frammenti, sicuramente riferibili agli anni finali del IV sec. a.C., e su considerazioni di carattere storico (C. Houser, 1982).

La dedica di una statua equestre a D. Poliorcete nell'agorà di Atene si giustificherebbe in seguito alla liberazione della città dalla tirannide di Demetrio Falereo, avvenuta nel 307 a.C. (Plut., Demetr., 8; Paus., 1, 25,6).

Non è da escludere che la visione parziale offerta dai frammenti dell'agorà possa essere completata grazie a un bronzetto di cavaliere nel Museo Archeologico di Firenze, attualmente montato su un cavallo di fattura moderna. La statuetta del cavaliere, databile entro la metà del III sec. a.C., consente infatti il riconoscimento del ritratto del Poliorcete.

Bibl.: Erma-ritratto del Museo Nazionale di Napoli: G. M. A. Richter, The Portraits of the Greeks. Abridged and Revised by R. R. R. Smith, Oxford 1984, p. 228, fig. 193; M. R. Wojcik, La Villa dei Papiri ad Ercolano. Contributo alla ricostruzione dell'ideologia della nobilitas tardorepubblicana, Roma 1986, pp. 52-55, tav. CCC; R. R. R. Smith, Hellenistic Royal Portraits, Oxford 1988, pp. 64-65, 73, m, 156, n. 4, tavv. IV-V. - Bronzetto da Ercolano, Museo Nazionale di Napoli: Ch. Picard, Teisicratès de Sicyone et l'iconographie de Démétrios Poliorcétès, in RA, XXII, 4, 1944, pp. 5-37; C. Rolley, Les bronzes grecs, Friburgo 1983, p. 241, n. 293; R. R. R. Smith, op. cit., pp. 100, 194, n. 10, tav. LXX, 5. - Teste ritratto in bronzo e in marmo, Museo del Louvre: J. Frel, A. Pasquier, L'Ecole de Lysippe: à la recherche de Démétrios Poliorcète, in J. Chamay, J. L. Maier (ed.), Lysippe et son influence, Ginevra 1987, pp. 81-88, figg. 33-40. - Analisi delle corna come attributi nei ritratti ellenistici: H. P. Laubscher, Hellenistische Herrscher und Pan, in AM, C, 1985, pp. 333-335; R. R. R. Smith, op. cit., p. 38 ss.

Figura di D. sul sarcofago di Sidone: J. Charbonneaux, Antigone le Borgne et Demetrius Poliorcète sont-ils figurés sur le Sarcophage d'Alexandre?, in RA, II, 1952 pp. 219-222; P. Moreno, Da Lisippo alla scuola di Rodi, in R. Bianchi Bandinelli (ed.), Storia e civiltà dei Greci, V, Milano 1977, pp. 412-460, in part. pp. 435-436. - Atleta che s'incorona, Paul Getty Museum: J. Frel, The Getty Bronze, Malibu 19822, p. 23 ss., 29 ss.; id., The Getty Bronze: Young Demetrios Poliorketes by Lysippos?, in J. Chamay, J. L. Maier (ed.), op. cit., pp. 89-92, figg. 41-50; P. Moreno, Scultura ellenistica, Roma 1994, pp. 12-13, figg. 24-25, 188-189. - Teste di atleti: Copenaghen, Ny Carlsberg Glyptotek: S. N. Deane, in Bulletin of Smith College Museum of Art, I, 1927, ρ. 1 ss.; F. Poulsen, Catalogue of Ancient Sculpture in the Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen 1951, n. 117; Ph. Lehmann, A New Portrait of Demetrios Poliorketes (?), in GettyMusJ, VIII, 1980, pp. 107-116, in part. 115 ss., figg. 20-22; Ζ. Barov, J. Frel, Note on Ny Carlsberg Head N. 117, ibid., IX, 1981, p. 109 ss., figg. 1-5; J. Frel, op. cit., p. 24, figg. 27, 35. - Northampton, Smith College: Ph. Lehman, art. cit., p. 108 ss., figg. 1-6; J. Frel. op. cit., p. 24, figg. 28, 32, 36. - Olimpia, Museo: J. Frel, op. cit., p. 24, fig. 39. - Farsalo: J. Frel, op. cit., p. 24, fig. 40. - Erma di Efeso: A. Bammer, R. Fleischer, D. Knibbe, Führer durch das Archäologische Museum in Selçuk-Ephesos, Vienna 1974, p. 16 ss., tav. II; J. Frel, op. cit., p. 23, figg. 31, 33. - Erma al Paul Getty Museum: J. Frel, Greek Portraits in the J. Paul Getty Museum, Malibu 1981, p. 74 ss., n. 26; id., art. cit., in J. Chamay, J. L. Maier (ed.), cit., p. 23, figg. 26, 30, 34. - Ritratto di principe ellenistico a Delo: Ch. Picard., art. cit., p. 31 ss., fig. 7; id., Le Démétrios Poliorcétès du Dodécathéon Délien, in MonPiot, XLI, 1946, pp. 73-90; J. Marcadé, Au Musée de Délos. Essai sur la sculpture hellénistique en ronde bosse, Parigi 1969, p. 263 ss., tav. LXXIII, A 4184; A. Stewart, Attika: Studies in Athenian Sculpture of the Hellenistic Age (JHS, Suppl. 14), Plymouth 1979, pp. 67, 89, n. 11; R. R. R. Smith, op. cit., pp. 42, 100, 173, n. 92, tav. LV, 5-7. - Frammenti di statua equestre, agorà di Atene: T. L. Shear, The Athenian Agora: Excavations of 1971, in Hesperia, XLII, 1973, pp. 165-168, tav. XXXVI; C. Houser, Alexander's Influence on Greek Sculpture as Seen in a Portrait in Athens, in B. Barr-Sharrar (ed.), Macedonia and Greece in Late Classical and Early Hellenistic Times, Washington 1982, pp. 229-238, in part. 230 ss., figg. 3-7, 11; ead., The Agora Horseman: A Portrait of Demetrios Poliorketes, in Hesperia, in corso di stampa. - Bronzetto di cavaliere nel Museo Archeologico di Firenze: G. Calcani, Un bronzetto di cavaliere nel Museo Archeologico di Firenze: una nuova immagine di Demetrio?, in Prospettiva, 52, 1988, pp. 32-35, figg. 1-2, 4, 6-8.

(G. Calcami)

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