Schwartz, Delmore

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Poeta e critico statunitense (Brooklyn 1913 - New York 1966). Nella prima raccolta di versi, In dreams begin responsabilities (1938), in cui si avverte l'influsso di Th. S. Eliot, il motivo del disadattamento della sensibilità artistica nel mondo moderno si propone già come tratto essenziale della sua poesia. Redattore (1943-46), poi condirettore (1947-55) della rivista marxista Partisan review, professore universitario (Harvard, Princeton), s'impose rapidamente con opere quali il dramma in versi Schenandoah (1941), le poesie di Genesis, book one (1943) e di Vaudeville for a princess, and other poems (1950), oltre alla traduzione (1939) di Une saison à l'enfer di Rimbaud e ai racconti di The world is a wedding (1948). Negli ultimi anni della sua vita, segnati dall'alcolismo e da disturbi di natura psichica, apparvero Summer knowledge: new and selected poems 1938-58 (1959) e un secondo volume di racconti, Successful love, and other stories (1961). La sua produzione saggistica è raccolta in The imitation of life (1941) e in Selected essays (post., 1970).

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