De Leyva, Virginia Maria, detta la "Signora di Monza"

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Nobildonna (Milano 1575 - ivi 1650); costretta dal padre Martino conte di Monza, la De L. entrò in convento fra le umiliate (1591); più tardi cominciò a esercitare autorità feudale come contessa di Monza (e perciò veniva da tutti chiamata "la Signora"). Da una sua relazione con G. P. Osio, giovinastro già colpevole di assassinio, nacquero nel 1602 e 1603 due figli. La necessità del segreto spinse l'Osio a tre nuovi omicidî: ma fu arrestato, e in tal modo il cardinal Federigo Borromeo venne a conoscenza della cosa, che la stessa De L. gli confermò. Mentre l'Osio, condannato a morte in contumacia (1608), veniva ucciso in casa di un creduto amico, la De L., dopo aver subito (1607) un processo canonico, fu rinchiusa nella casa delle penitenti in S. Valeria (Milano), dove visse, ravveduta, espiando le sue colpe sino alla morte. Dalla sua storia il Manzoni trasse lo spunto per la creazione di Gertrude ed Egidio nei Promessi Sposi.

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