Ribeiro, Darcy

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Scrittore, antropologo, educatore e uomo politico brasiliano (Montes Claros 1922 - Brasilia 1997). Personalità poliedrica e indipendente, ha dato un contributo rilevante, culturale e progettuale, in ciascuno dei settori in cui ha operato. I suoi Estudos de antropologia da civilização (1968-1971) hanno inaugurato un modello di analisi della società sudamericana non più condizionato dagli schemi europei e nordamericani.

Vita e attivià

Laureatosi in sociologia con una specializzazione in etnologia presso l'Universidade de São Paulo (1946), l'anno successivo iniziò una decennale peregrinazione nella regione del Pantanal, nelle foreste del Brasile centrale e in Amazzonia, che lo portò a convivere con alcuni popoli indigeni: i Kadiwéu, cui dedicò la sua prima monografia (Kadiwéu, 1950), e i Kaapor. Tra i fondatori dell'Universidade de Brasília, di cui divenne il primo rettore, fu ministro dell'Educazione ed ebbe altri incarichi durante la presidenza di J. Goulart (1961-64). In seguito al golpe militare fu costretto all'esilio: ai soggiorni in America Latina alternò quelli in Europa e in Algeria. Nel 1976 fece ritorno in Brasile, dove venne eletto vicegovernatore dello Stato di Rio de Janeiro; nel 1991 fu eletto senatore e l'anno seguente divenne membro dell'Academia brasileira de letras. Durante l'esilio si dedicò all'elaborazione di programmi di riforma universitaria (A universidade necessária, 1969) e alla redazione dei cinque volumi dei suoi Estudos de antropologia da civilização (apparsi, alcuni in prima ed. tradotta in spagnolo, secondo l'ordine che segue: O processo civilizatório, 1968, trad. it. 1973; As Américas e a civilização, 1969, trad. it. 1975; Os Brasileiros, 1969; Os índios e a civilização, 1970, trad. it. In difesa delle civiltà indios, 1973; O dilema da América Latina, 1971, trad. it. 1976). Tornato in patria, pubblicò il primo romanzo, Maíra (1976; trad. it. 1979), ambientato tra gli Indios amazzonici, cui seguirono O mulo (1981; trad. it. 1983), sulla classe contadina brasiliana, la novella fantastica Utopia selvagem (1982; trad. it. 1987) e il romanzo Migo (1988). Dopo l'opera memorialistica Testemunho (1991), nel 1995 pubblicò il saggio di antropologia culturale O povo brasileiro che, insieme alla raccolta di saggi e discorsi Noções de coisas (1995) e ai Diarios índios (1996), suggellò la sua attività. Sono seguiti il libro autobiografico Confissões (1997) e il libro di poesie Eros e Tanatos, pubblicato postumo nel 1998. Della ricchissima produzione saggistica di R. si ricordano inoltre: UnB: invenção e descaminho (1978); Nossa escola é uma calamidade (1984); América Latina, a pátria grande (1986).

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