Danubio

Enciclopedia dei ragazzi (2005)

Danubio

Katia Di Tommaso

Il fiume che bagna ben nove paesi d'Europa

Con un percorso che tocca nove Stati e quattro capitali, il Danubio è da sempre un fiume importantissimo, anche perché per lunghi tratti fa da confine internazionale, e perché è quasi tutto navigabile. Come nei secoli passati è stato utilizzato infinite volte per viaggiare tra Europa centrale e Balcani, il Danubio può tornare a essere una delle grandi 'vie' dell'Europa futura

Il fiume di mezza Europa

Con i suoi 2.860 km di percorso il Danubio è il secondo fiume d'Europa per lunghezza. Secondo anche per bacino ‒ la superficie di cui raccoglie le acque correnti ‒ il Danubio è però il primo per numero di paesi bagnati e questa circostanza ne aumenta moltissimo l'importanza.

Dalla catena della Selva Nera, dove ha la sorgente, il Danubio attraversa da ovest a est la Germania meridionale. Qui riceve molti affluenti ricchi di acqua (come l'Isar) e ha già un letto ampio e un corso tranquillo, come tutti i fiumi di pianura. Passa quindi in Austria, dove attraversa Vienna, poi riceve da sinistra la Morava, entra in territorio slovacco e bagna Bratislava. Fa per un tratto da confine tra Slovacchia e Ungheria, quindi piega bruscamente a sud e taglia tutto il territorio ungherese, attraversando Budapest, fino a passare in Serbia. Qui piega verso sud-est, riceve il Tibisco da sinistra e la Drava da destra, tocca Belgrado, riceve da destra anche la Morava. Utilizzato come tortuoso confine tra Serbia e Romania, passa poi per una famosa strettoia, detta Porte di Ferro, volge verso est e segna quasi tutto il confine tra Romania e Bulgaria. A poca distanza dal Mar Nero, deviando bruscamente a nord, prende a scorrere parallelamente alla costa. Attraversa tutta la Dobrugia, la regione marittima rumena, riceve da sinistra l'ultimo grande affluente, il Prut, e fa da confine anche tra Ucraina e Romania. Finisce il suo percorso nel Mar Nero, con un'ampia foce a delta, in parte in territorio ucraino.

La vocazione del confine

Sembra quasi che il Danubio si diverta ad attraversare capitali e a fare da confine. In realtà è il contrario: sono le capitali e i confini che hanno 'cercato' il fiume. Se i Romani usarono il Danubio come confine dell'Impero, già in precedenza il fiume aveva attirato popoli diversi, città, traffici, spostamenti, conflitti. Un fiume si presta molto bene a essere utilizzato come confine internazionale: è una 'linea' evidente e ben difendibile, come mostra proprio la storia del Danubio. Al tempo stesso, però, sia il fiume sia la sua valle sono vie di comunicazione: il Danubio, infatti, ha rappresentato un collegamento importantissimo tra i Balcani e l'Europa centrale. Queste due funzioni non sono facilmente conciliabili: se un fiume fa da confine ed è navigabile, per esempio, chi ha il diritto di navigarci? Tutte e due queste funzioni, del resto, alimentano interessi che spesso si trovano in contrasto e provocano conflitti.

Un'autostrada d'acqua

Quasi tutto il corso (circa 2.600 km) del Danubio è navigabile: è dunque possibile viaggiare dalla Germania meridionale fino al Mar Nero sul fiume ‒ e il trasporto via acqua è il meno costoso che esista. Fu solo nel 1856 che, dopo molti contrasti, venne stipulato un accordo che dichiarava 'internazionale' il Danubio: i paesi rivieraschi permettevano anche agli altri paesi, compresi quelli che non sono bagnati dal Danubio, di navigare sul fiume. In realtà, la libertà di navigazione è stata impedita e ostacolata da guerre e conflitti di vario genere. Oggi, però, è ripresa in pieno. Di recente, inoltre, con un canale artificiale il Danubio è stato collegato con il Meno, che è un affluente navigabile del Reno. Il Reno a sua volta è navigabile dalla Svizzera al Mare del Nord. In sostanza, è possibile navigare per vie interne, senza mai cambiare mezzo di trasporto, dal Mare del Nord al Mar Nero, cioè attraversare tutta l'Europa, a costi molto più bassi che in treno o su strada. La navigazione fluviale è molto lenta e non consente di trasportare merci deperibili; ma molti prodotti (minerali, legname, grano, macchinari e così via) non risentono della lunghezza del viaggio perché non si rovinano e possono essere quindi portati a basso costo lungo il fiume.

Negli ultimi anni, inoltre, anche la navigazione turistica è molto aumentata: il Danubio percorre paesaggi belli e suggestivi, tocca molte città importanti e interessanti e costituisce un itinerario assai apprezzato.

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