Karavan, Dani

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Scultore israeliano (n. Tel Aviv 1930). Artista dagli accenti complessi, la sua ricerca si articola intorno a una relazione meditata e intensa tra paesaggio naturale e spazio costruito, in cui il linguaggio architettonico si inscrive nella natura segnalandone ed esaltandone tratti su cui la riflessione può esercitarsi in profondità e conferire senso nuovo. Tra le sue opere più suggestive si ricordano il Monumento del Negeb (1963-68) e il Way of peace (1996-2000) lungo il confine tra Israele ed Egitto.

Vita

Ha studiato a Tel Aviv e alla Bezalel academy of arts and design di Gerusalemme (1943-49) e, in seguito, all'Accademia di belle arti di Firenze e all'Académie de la Grande Chaumière di Parigi (1956-57). Tornato a Tel Aviv (1957) ha continuato a lavorare a Parigi e Firenze.

Opere

Ha realizzato inizialmente rilievi murali integrati con l'architettura (aula della Knesset di Gerusalemme, 1965-66), dedicandosi poi alla creazione di environments, integrazioni di spazi naturali e costruiti che, nella cristallina stereometria di forme architettoniche o di elementi scultorei minimali e nelle assialità costituite da linee d'acqua, raggi di luce solare, direzione del vento, raggi laser, creano ambienti capaci di coinvolgere sensorialmente e intellettivamente chi li percorre. Numerosi gli environments realizzati in Israele (il già citato Monumento del Negeb, confine del deserto israeliano; Monumento in memoria dell'Olocausto, 1971, Rehovot, Istituto Weitzmann). Ha creato opere di grande impatto emotivo per esposizioni personali (Firenze, Forte Belvedere e Prato, Castello dell'Imperatore, 1977); environments in spazi pubblici, urbani e paesistici (Ma̔alot, 1981-86, il Museumplatz dei musei Wallraf-Richartz e Ludwig a Colonia; il monumento commemorativo per W. Benjamin, 1990, Port Bou; la Strasse der Menschenrechte, 1993, presso il Germanisches Nationalmuseum di Norimberga; l'installazione per la sede dell'UNESCO, 1993-96, Parigi). Ha poi realizzato, tra l'altro, il Garden of memories (1996-99) a Duisburg, in Germania, e il già segnalato Way of peace, che si estende per tre chilometri dalla vecchia città di Nitzana lungo il confine tra Israele ed Egitto. Del 2005 è invece il Regensburg Synagogue memorial, che commemora la distruzione (1938) della vecchia sinagoga. Una grande retrospettiva dell'opera di K. è stata presentata nella mostra tenutasi nel 2008 presso il Museo d’Arte di Tel Aviv e successivamente ospitata nel Martin-Gropius-Bau di Berlino.

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