DAIREN

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)

DAIREN (XII, p. 231)

MarcelIo Muccioli

Lo sviluppo di Dairen è proceduto di pari passo con quello economico della Manciuria, il 75% circa delle importazioni ed esportazioni della quale passano per il suo porto, sbocco naturale dei prodotti dell'immenso e ricchissimo retroterra mancese. Nel 1939 Dairen aveva 548.000 ab., fra cui 120 mila Cinesi e 78 mila Giapponesi. Un'altra stima del 1946 dava 600.000 ab. Le industrie hanno non poco contribuito al suo sviluppo. Fra le principali vanno annoverate quelle meccaniche (locomotive, carri ferroviarî, macchine e attrezzi agricoli, motori, ecc.), gli oleifici (olio di soia), l'industria molitoria e vetraria. Nei dintorni immediati, Kang-ching è nota per una grande raffineria di petrolio e per gl'impianti di distillazione degli scisti bituminosi di Fu-shun; Kanseishi per le industrie chimiche (ammoniaca, soda, fertilizzanti). Movimento commerciale del porto (1936, in migliaia di yen): esportazioni, 442.699; importazioni, 526.201. Con la sconfitta del Giappone (1945), tutto l'ex-territorio di affitto del Kwang-tung è passato alla Cina, ma resta da stabilire quale sarà il suo assetto futuro. In base al trattato trentennale di amicizia del 14 agosto 1945, tra Cina e URSS, Dairen sarà porto franco internazionale con speciali facilitazioni per l'URSS, mentre la vicina Port Arthur dovrà divenire base navale sino-sovietica.

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