Cromo

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

cromo


Elemento chimico (Cr), di numero atomico 24 e peso atomico 52. Appartiene al sesto gruppo del sistema periodico degli elementi, sottogruppo del molibdeno e del tungsteno. È un metallo grigio splendente, molto duro, che cristallizza nel sistema cubico; fonde a circa 1875 °C, ha densità 7,2 g/cm3. Forma composti nei quali si comporta da bi-, tri- ed esavalente; alla temperatura ordinaria non si ossida neanche all’aria umida; si passiva facilmente e in tale forma è inattaccabile o quasi dagli acidi concentrati; altrimenti si scioglie facilmente negli acidi cloridrico, solforico ecc., diluiti, sviluppando idrogeno e dando soluzioni di sali cromosi, colorate intensamente in blu, che però, lasciate all’aria, assorbono ossigeno e si trasformano in soluzioni di sali cromici, colorate in verde. Si combina direttamente con diversi elementi (ossigeno, azoto, carbonio, silicio, boro, alogeni ecc.). In natura non si trova mai allo stato libero, ma soltanto allo stato di combinazione, principalmente sotto forma di cromite, che rappresenta il solo minerale impiegato per l’estrazione del metallo.

Il c. è impiegato nella cromatura e come metallo per leghe, di cui si hanno, rispetto alla sua presenza, diversi tipi: per es., acciai a temprabilità migliorata (con aggiunta di c. fino al 3% circa); acciai a resistenza alla corrosione e all’ossidazione aumentata (aggiunta di c. dell’ordine del 5-6%); acciai inossidabili (contenuti di c. dal 10 al 18%). Il c. viene anche impiegato nella fabbricazione di mattoni refrattari che presentano grande resistenza alla pressione e alle temperature elevate. Inoltre i sali di c. trovano impiego come pigmenti, come agenti concianti, come mordenti in tintoria, nella fotografia a colori, in ceramica eccetera.

L’assorbimento dei composti di c. provoca lesioni renali degenerative. In particolare il c. esavalente, molto tossico, è considerato ad alto rischio chimico (possibilità di effetti cancerogeni) e sottoposto a limiti di utilizzazione (direttiva 2002/95/CE).

La maggiore produzione mondiale di cromite, secondo i dati al 2010, si è realizzata in Sud Africa (8,5 milioni di t), Kazachistan (3,4 milioni di t), India (3,8 milioni di t).

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