Cristiano

Enciclopedia Dantesca (1970)

cristiano

Lucia Onder

" Di Cristo ": l'aggettivo è riferito a fede (Pd XII 56) e a sentenza (Cv IV XV 9), che sono legate o riguardano la dottrina di Cristo. È indetto di popolo " che professa il cristianesimo ", in Pd XXVII 48 e, in contesto metaforico, di terra (Pg XX 44) e di tempi (Pd X 119).

In Vn XXIX 2 secondo Tolomeo e secondo la cristiana veritade, nove sono li cieli che si muovono, l'espressione cristiana veritade si può intendere sia come la " dottrina seguita dalla Chiesa e dai seguaci di Cristo ", sia come una " verità riconosciuta da tutti gli uomini ".

Sostantivo, il termine indica persona che professa la religione c.: Cv II IV 9 Nessuno dubita, né filosofo, né gentile né giudeo né cristiano né alcuna setta; IV Le dolci rime 73, ripreso in XV 9 (due volte); If XXVII 88 ciascun suo nimico era Cristiano; Pg XXII 73 Per te poeta fui, peri te cristiano, e 90; Pd V 73 Siate, Cristiani, a muovervi più gravi; XV 135 insieme fui cristiano e Cacciaguida; XIX 109 tai Cristian [" qui sunt nomine et non re ", Pietro] dannerà l'Etïòpe; XX 104, XXIV 52.

Genericamente, come sinonimo di " uomo ", in Vn XXIX 1 ella [Beatrice] fue de li cristiani del terzodecimo centinaio, e Pg X 121 O superbi cristian, miseri lassi.

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