CRISPINA

Enciclopedia dell' Arte Antica (1959)

CRISPINA (Bruttĭa Crispzna)

B. M. Felletti Maj

Di famiglia consolare, fu sposata a Commodo appena diciassettenne, nel 178; regnò con lui pochi anni (dal 18o al 187), poiché, accusata di adulterio, venne esiliata a Capri e uccisa.

I conî monetali di C. Augusta la raffigurano con tre diverse pettinature. Sulla base di una di queste, C. è stata identificata in un ritratto noto da più repliche, di cui la migliore si trova nel Museo Naz. Romano (altre copie a Roma nel Museo Torlonia, a Berlino, al Louvre, e nella Coll. Leconfield). È una delle creazioni più sobrie del classicismo antoniniano; rende il tipo della bella giovinetta con grande semplicità plastica e perfetto equilibrio formale, spiritualizzandolo con l'espressione degli occhi volti di lato. La pettinatura è quella detta "a melone", con qualche variante che la differenzia dal tipo classico. Il fine ritratto del Museo Capitolino, Sala Imperatori, che per lungo tempo si è creduto rappresentare C., è stato di recente riconosciuto come il ritratto più giovanile di Faustina Minore. È da scartare anche l'identificazione con C. del gruppo di Marte e Venere da Ostia, nel Museo Naz. Romano, a cui comunemente si dànno i nomi di Commodo e Crispina.

Bibl.: M. Wegner, Herrscherbildnisse in antoninischer Zeit, Berlino 1939, p. 74 ss., 274 ss. Monete: H. Mattingly, Coins of the Roman Empire, IV, Londra 1940, pp. 693 ss., 765 ss.

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