CRATI

Enciclopedia Italiana (1931)

CRATI (A. T., 27-28-29)

AIdo Sestini

È il fiume maggiore della Calabria (antico Crathis), e sbocca nello Ionio. Nasce con il nome di Craticello dalle pendici meridionali del M. Tempone Bruno, a circa 1700 m. s. m.; a 7 km. dall'origine si trova già a soli 250 m. d'altezza e riceve il torrente Cardone, di esso molto più importante. A Cosenza assume aspetto di vero fiume, con largo letto; percorre poi un'ampia valle in direzione sud-nord, poi piega a nord-est, attraversando la stretta di Tarsia per entrare nell'ampia piana di Sibari, nella quale riceve, a soli 6 km. dal mare, il suo maggiore affluente, il Coscile (antico Sybaris).

La lunghezza del Crati è di 89 km., l'area del suo bacino di 2430 l kmq. (di cui 973 spettano al Coscile). Essendo le precipitazioni prevalentemente invernali, il Crati, mentre ha piene improvvise e rovinose, nell'estate rimane quasi asciutto e l'ultima acqua gli viene sottratta dall'irrigazione. La portata minima di mc. 2,3 che gli si attribuisce è dovuta esclusivamente al Coscile.

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