COURTENAY

Enciclopedia Italiana (1931)

COURTENAY

Francesco COGNASSO
Luigi Villari

. Da un castello francese famoso (presso Montargis, dipart. del Loiret), deriva il nome di una famiglia importante per la storia dell'Oriente latino nei secoli XII e XIII. Fondatore del castello pare sia stato, alla metà del sec. XI, un Athon di Châteaurenard; il figlio Joscelin I diede origine a due rami. Il ramo primogenito conservò la signoria di C. e terminò alla metà del sec. XII con Elisabetta, che portò signoria e titolo allo sposo, Pietro di Francia, figlio cadetto di re Luigi VI. Quello secondogenito si trasportò in Siria; Joscelin II partì per la prima crociata, accompagnando il cugino Baldovino di Bourg nelle sue vicende a Edessa e gli successe in quella contea, quando Baldovino nel 1118 diventò re di Gerusalemme. La bella attività guerresca svolta nel combattere i capi arabi di Mossul e Aleppo gli valse l'appellativo di Grande. Il figlio e successore, Joscelin III, non seppe impedire che Edessa cadesse nelle mani dei nemici e a sua volta, nel 1150, terminò la vita prigioniero di Nūr ed-dīn. La famiglia cedette allora gli ultimi possessi sull'Eufrate a Manuele, imperatore di Bisanzio e si ritirò a Gerusalemme: Joscelin IV stette alla corte degli ultimi re latini del sec. XII e con lui si spense la famiglia dei C. Fu rinnovato il nome per opera di Pietro I, marito di Elisabetta di C., e del figlio Pietro II diventato potente con l'acquisto delle contee di Nevers e Auxerre e di Namur. Avendo sposato in seconde nozze Iolanda, sorella dei due imperatori latini di Costantinopoli, Baldovino e Enrico, a lui ricorsero nel 1216 quei baroni quando il trono fu vacante. Pietro II riuscì a farsi consacrare imperatore a Roma da Onorio III, ma non regnò, perché nel viaggio cadde prigioniero del despota greco d'Epiro. Regnarono invece i due figli Roberto (1219-1228) e Baldovino (1228-1261) fino alla riconquista bizantina. Ultimo della famiglia fu Filippo figlio di Baldovino II, che sposò Beatrice figlia di Carlo d'Angiò. Pure nel sec. XIII si spensero i rami laterali rimasti in Francia.

Bibl.: P. Anselme de St.-Marie, Hist. généalogique et chronologique de la maison royale de France, Parigi 1674; A. Berton, Courtenay et ses anciens seigneurs, Montargis 1877; I. Bouchet, Histoire généalog. de la maison royale de Courtenay, Parigi 1661; C. Dufresne Ducange, Familles d'Outre-Mer, Parigi 1869.

I Courtenay inglesi. - Il ramo inglese sembra sia disceso da Joscelin (v. sopra) e porta lo stesso stemma dei C. francesi con qualche variante. Il primo C. inglese a noi noto è Reinaud, che accompagnò Enrico II nella spedizione d'Irlanda del 1172, ed ebbe da quel re la terra di Sutton Courtenay nel Berkshire. Robert de C. ereditò dalla madre Hawise d'Ayencourt nel 1291 l'honour di Okehampton e altre terre, e sposò Mary figlia di William de Vernon conte di Devon; suo nipote Hugh fu riconosciuto barone nel 1318, e nel 1334-1335 conte di Devon; il figlio William (v.) fu arcivescovo di Canterbury e il nipote sir Hugh de C. si distinse alla battaglia di Crécy e alla presa di Calais e fu uno dei cavalieri fondatori dell'ordine della Giarrettiera. I C. furono privati dei loro titoli nella Guerra delle rose, e due di essi furono giustiziati. Ma Enrico IV, alla sua restaurazione, restituì i titoli a John fratello dei due giustiziati, che cadde a Tewkesbury combattendo per i Lancaster. Un cugino suo, sir Edward C., fu creato conte di Devon nel 1484; difese Exeter contro i ribelli sotto Perkin Warbeck nel 1489, e morì nel 1511. Titoli e beni gli furono tolti, e poi restituiti ai suoi discendenti, e Henry C. fu creato marchese di Exeter da Enrico VII. Nel 1525 ottenne nuove terre in occasione della confisca delle proprietà monastiche, e divenne potentissimo. Ma incontrò l'ostilità di Thomas Cromwell e, accusato di corrispondere col Cardinale Pole, fu arrestato e decapitato nel 1538. Suo figlio dodicenne Edward fu pure incarcerato, ma liberato nel 1553 dalla regina Maria che lo creò conte di Devonshire. Egli anzi sperava di sposarla, e non essendogli ciò riuscito, pensò di sposare la sorella di lei Elisabetta e farla regina. Tentò di sollevare una ribellione a favore di questa nel Devonshire, ma fu catturato e imprigionato a Fotheringhay. Liberato nel 1555, andò a morire in esilio a Padova nel 1556. Suo erede fu il cugino William C. di Powderham Castle, e un discendente di questi, pure William C., fu creato visconte di Courtenay of Powderham Castle. Al tempo di Guglielmo IV un altro William C. viveva a Parigi per sfuggire alla giustizia penale inglese; gli fu riconosciuto il titolo di conte di Devon dalla Camera dei Lord nel 1831, ma morì senza figli nel 1835 e il titolo di visconte di C. si estinse, mentre quello di conte di Devon passò a William C. discendente d'un altro ramo, come 12° conte.

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