costruttivismo
Movimento d’avanguardia che si sviluppò in
Il c. operò, fino al 1932, nel campo della grafica, del design, della fotografia, del cinema, del teatro (dove V.E. Mejerchol′d attuò un’autentica rivoluzione nella regia e nella scenografia), della letteratura (K.L. Zelinskij, I.L. Sel′vinskij, E.G. Bagrickij, V.A. Lugovskoj, V.M. Inber) e, soprattutto, nel campo dell’architettura con le realizzazioni e i progetti dei fratelli Vesnin, di K.S. Mel′nikov, di M.J. Ginzburg.
Il c. si colloca, per le sue caratteristiche, entro il più vasto ambito delle correnti analitiche e razionaliste, accanto al suprematismo di Malevič, al neoplasticismo di
Indirizzo epistemologico (sostenuto nella sua forma più radicale dai matematici intuizionisti L.E.J. Brouwer, A. Heyting), che accetta in matematica solo definizioni e dimostrazioni costruttive, cioè tali da mostrare effettivamente l’ente matematico da definire o di cui si vuole provare l’esistenza. Un c. meno spinto (accettato da molti logici e matematici) si ricollega ai concetti di computabilità, decisione ecc., ed è alla base della teoria della ricorsività.