Corticosteroidi

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

corticosteroidi

Anita Greco
Francesco Botrè

Definiti anche corticoidi od ormoni corticosurrenalici, sono ormoni a struttura steroidea sintetizzati a livello della corteccia surrenale. Essi sono suddivisi in due classi, prodotte in zone anatomicamente distinte della corteccia: i corticosteroidi glicoattivi o glucocorticoidi (analoghi dell’ormone endogeno cortisolo), prodotti nella zona fascicolata, e i corticosteroidi mineraloattivi o mineralcorticoidi (analoghi dell’ormone endogeno aldosterone), prodotti nella zona glomerulare. La secrezione dei corticoidi mineraloattivi è regolata dal sistema renina-angiotensina, mentre la regolazione di quelli glicoattivi è dipendente dall’ormone ipofisario adenocorticotropo (ACTH). Sia i glucocorticoidi sia i mineralcorticoidi sono trasportati nel sangue in forma legata a macromolecole proteiche (globuline), prodotte a livello epatico; essi vengono metabolizzati dal fegato, e sono escreti dal rene come glucuroconiugati. La produzione e il rilascio di questi ormoni segue un andamento ciclico (ritmo circadiano) secondo cui le concentrazioni circolanti più alte si riscontrano generalmente nelle prime ore del mattino. I corticosteroidi sono coinvolti in numerosi processi biometabolici: i glucocorticoidi influenzano il metabolismo glicidico, hanno proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, e vengono prodotti e secreti in condizioni di stress; i mineralcorticoidi agiscono sull’equilibrio idrosalino promuovendo, a livello renale, l’escrezione di potassio, il riassorbimento di sodio, e quindi di acqua, con tendenza all’innalzamento della pressione arteriosa. In terapia vengono utilizzati sia corticosteroidi naturali sia corticosteroidi sintetici; questi ultimi sono prodotti al fine di disporre di composti più potenti e selettivi di quelli naturali. I più comuni glucocorticoidi di sintesi (prednisone, prednisolone, metilprednisolone e betametasone) presentano la medesima struttura di base (anello ciclopentanoperitrofenantrenico) di quelli endogeni. Il rapporto tra l’attività gucocorticoide rispetto alla mineralcorticoide può essere ulteriormente incrementata con l’aggiunta di uno o più atomi di fluoro (fluocortolone, fluticasone, dexametasone). A fini terapeutici si fa uso di glucocorticoidi per la cura di lesioni, infiammazioni, attacchi d’asma e shock anafilattico.

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