FUORTES, Corrado Guido

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 50 (1998)

FUORTES, Corrado Guido

Gian Piero Marchese

Nacque a Catanzaro il 28 apr. 1915 da Eugenio, che apparteneva a una famiglia napoletana di lontana origine spagnola proveniente da Santa Maria di Leuca, e da Amalia Giordano Lanza. Compì gli studi e si laureò in chimica pura a Napoli (1936).

Assunto dalla società Montecatini nel 1937, dopo un periodo introduttivo di sei mesi presso i laboratori Ronzoni di Milano, fu assegnato alle ricerche sui coloranti presso il centro ricerche di chimica organica della società ACNA (Aziende colori nazionali affini) a Cesano Maderno presso Milano, ove svolse ininterrotta tutta la sua vita professionale, raggiungendo il livello di vicedirettore del centro ricerche.

Il F. morì immaturamente a Genova il 22 ag. 1960. Nel 1938 aveva sposato Liliana Domanico.

Nel 1965 fu istituito un premio intitolato al suo nome da attribuire a giovani laureati distintisi in lavori di ricerca nel campo della chimica organica e in particolare della chimica organica dei coloranti e loro intermedi. La gestione integrale del premio è stata affidata all'Istituto lombardo - Accademia di scienze e lettere di Milano.

L'attività scientifica del F. si svolse nel campo dei coloranti organici di sintesi e loro intermedi. Trattandosi di ricerche di interesse industriale, esse venivano documentate in rapporti interni ACNA, coperti da segreto industriale e perciò non pubblicati. Gran parte delle ricerche condotte dal F. e collaboratori può quindi esser soltanto riassunta per filoni e capitoli, immaginando, senza poterla ben definire, la mole di lavori portati a termine.

Tra le numerosissime ricerche chimiche condotte, le principali riguardano argomenti di tutte le operazioni chimiche industriali fondamentali per produrre intermedi per coloranti. Ne ricordiamo alcune a titolo di esempio: alchilazioni, solfonazioni, solfoclorurazioni, introduzione di gruppi alcolici e aldeidici, nitrazioni di composti aromatici, riduzione di nitrocomposti, alogenazioni (clorurazioni e bromurazioni), addizioni di butadiene, amminazioni catalitiche di alcoli, acilazioni, preparazione di sulfamidi, diazotazioni, copulazioni con diazocomposti.

Nel campo specifico dei coloranti bisogna ricordare i brevetti conseguiti, che riguardano azo-coloranti metalliferi, coloranti di ossidazione su fibra, coloranti per fibre di polipropilene. Importanti inoltre alcune pubblicazioni di carattere tossicologico, fatte in collaborazione con colleghi medici. A una prima segnalazione, del 1951, sull'attività cancerogena delle ammine aromatiche, seguirono ricerche analitiche sui metaboliti di agenti cancerogeni (specie la benzidina) in animali di laboratorio, col fine di mantenere sotto controllo eventuali tossicità di produzioni industriali.

Il F. svolse anche una intensa opera di collaborazione con la sezione chimica dell'UNI di Milano (Ente nazionale per l'unificazione dell'industria chimica, UNICHIM). Quale membro di varie commissioni e sottocommissioni collaborò in modo determinante alle discussioni e alle stesure di norme e alla redazione di vari manuali UNICHIM riguardanti diverse sostanze organiche. In tali manuali criteri e metodi per la determinazione delle qualità standard dei prodotti e la loro affidabilità sono minuziosamente trattati. La sua attività nell'ambito dell'UNICHIM portò anche a una pubblicazione su un nuovo apparecchio per determinare le curve di distillazione.

Egli ebbe inoltre il merito di richiamare l'attenzione - fra i primi in Italia - sulla necessità di difendere gli operatori dei reparti di chimica industriale dall'azione, spesso nociva, dei reagenti e dei prodotti intermedi e finali. Ebbe così inizio la graduale trasformazione degli impianti, per esempio utilizzando comandi a distanza e adeguate automazioni, nonché la cessazione delle produzioni internazionalmente riconosciute nocive. Nello stesso tempo fu dato l'avvio a una legislazione del lavoro attenta a questi problemi.

Notevole fu nel F. la capacità didattica nei confronti dei collaboratori: decine di chimici organici ricevettero da lui una completa propedeutica atta ad affrontare problemi di ricerca industriale.

Opere: Metilazione ed etilazione catalitica dell'anilina (in coll. con S. Montagnani), in Annali di chimica, XLI (1951), pp. 515-533; Ricerche sperimentali sul potere cancerogeno delle ammine aromatiche (in coll. con E. Patellani - C. Guzzardella), in Tumori, XXXVII (1951), pp. 492-504; Contributions à l'étude de la vitesse de diazotation (in coll. con S. Montagnani), in Chimie et industrie, LXVI (1951), pp. 58, 76; Nuovo apparecchio per la determinazione delle curve di distillazione, in La Chimica e l'industria, XLI (1959), pp. 899 s.; Formazione di derivati ftalanilidici dell'acido 3- e 4- ammino-ftalico (in coll. con E. Gaetani), ibid., XLIV (1962), pp. 969-972; Osservazioni sulla preparazione dell'acido antranilico (in coll. con E. Gaetani), comunicazione presentata all'XI Congresso di chimica pura ed applicata, Londra 1947, Atti, Londra 1948, II, p. 85.

Fonti e Bibl.: Necr. di M. Bertin, in La Chimica e l'industria, XLII (1960), p. 1406.

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