CORACESIO

Enciclopedia Italiana (1931)

CORACESIO (Κορακήσιον, Coracesium)

Giuseppe Corradi

Era una città posta presso il confine tra la Panfilia e la Cilicia, e viene quindi attribuita dagli antichi ora all'una e ora all'altra regione. Sorgeva presso la costa, nel sito dell'odierna Alaiye, su di una rupe scoscesa, ed era anche dotata di un buon porto. Quando Antioco III di Siria imprese a sottomettere le città della Cilicia che erano sotto i Tolomei, non incontrò resistenza fino a Coracesio, che gli sbarrò il porto (197 a. C.). Più tardi Diodoto Trifone nella sua lotta contro Antioco VII Sidete, fece di Coracesio la sua piazzaforte e spinse i dinasti del luogo, già ribelli a Demetrio I, a fare altrettanto contro il figlio di lui. In questo momento Coracesio divenne un pericoloso nido di pirati, dei quali rimase il rifugio più importante finché Pompeo li vinse appunto presso Coracesio in battaglia navale (67 a. C.). Da allora in poi Coracesio fece parte della provincia romana di Cilicia. Di Coracesio si hanno monete dell'età imperiale romana, e si conservano avanzi dell'antica fortificazione.

Bibl.: Haberdey e Wilhelm, in Denkschr. der Wiener Akad., Phil.-hist. Classe, XLIX, vi, 1896, p. 136; R. Paribeni e P. Romanelli, in Monum. antichi dei Lincei, XXIII, p. 136; Catal. Brit. Mus., Lycaonia, Isauria and Cilicia, ed. da G. F. Hill, Londra 1900, pp. xxxv, 64, tav. XI; B. V. Head, Historia Numorum, 2ª ed., Oxford 1911, p. 720.

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