Controbreak

NEOLOGISMI (2018)

controbreak


s. m. inv. Nel tennis, break vinto dopo averne subìto uno.

• [Novak] Djokovic ha sofferto, secondo le mie annotazioni, meno di quaranta errori, dei quali non più di una decina gratuiti, e ciò aiuta a capire lo scarto del punteggio odierno. I tre set vinti appaiono addirittura privi di rischi, perché Djoko non è stato mai veramente in condizioni di smarrirne almeno uno. L’unico break negativo è stato immediatamente dissolto dal controbreak, nel secondo, e l’abituale incertezza che un tie-break porta con se è stata vanificata da due doppi falli che hanno finito con l’esprimere il complesso d’inferiorità di [Andy] Murray. (Gianni Clerici, Repubblica, 1° febbraio 2016, p. 46, Sport) • Break e controbreak arrivano presto nel secondo set, e al tie break [Milos] Raonic si porta a due punti dalla vittoria ma [Andy] Murray rimette le cose in parità. (Secolo XIX, 20 novembre 2016, p. 54, Sport) • Cinque set. Pieni di tecnica, errori, momenti drammatici, break, controbreak e emozioni laceranti. (Boris Sollazzo, Dubbio, 31 gennaio 2017, p. 14, Sport).

- Derivato dal s. ingl. break ‘game vinto sul servizio dell’avversario’ con l’aggiunta del prefisso contro-.

- Già attestato nella Stampa del 21 dicembre 1975, p. 19, Cronache dello Sport (R. W.).

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