Conto bancario (conto corrente bancario)

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

conto bancario (conto corrente bancario)

Alberto Maria Sorrentino

conto bancario (conto corrente bancario) Prodotto offerto dalle banche, volto a semplificare la gestione del denaro. Si indica, solitamente, il c. b. come un prodotto e/o uno strumento che assolve a una funzione monetaria in quanto agevola, rendendolo più conveniente, il regolamento degli scambi, mediante l’esclusione della moneta fisica, sostituita con registrazioni contabili. Tale semplificazione si realizza attraverso i servizi offerti dalle banche e collegati al c. b., per gestire incassi e pagamenti, consentendo al contempo la raccolta dei risparmi destinati a fronteggiare principalmente le spese correnti. Le operazioni eseguite per il tramite del c. b. e le spese che ne derivano vengono controllate attraverso le comunicazioni che le banche sono tenute a inviare al cliente (soprattutto con l’estratto conto).

Modalità di utilizzo

L’utilizzo della somma di denaro presente sul c. b. può avvenire attraverso strumenti di pagamento che evitano l’uso del denaro in contante, quali le carte di debito (bancomat), le carte di credito, gli assegni bancari; oppure, attraverso disposizioni impartite volta per volta alla banca, quali ordini, bonifici, giroconti e così via. È inoltre possibile dare disposizioni, relativamente al proprio c. b., per accrediti (per es., ricevere lo stipendio o la pensione) o addebiti automatici (per es., pagare le utenze o l’affitto).

Personalizzazione del conto bancario

Il c. b. non rappresenta un unicum rispetto alla sua tipologia, i servizi concessi e i costi. Esistono, infatti, diversi tipi di c. che le banche possono offrire. Le differenze tra un c. e un altro dipendono dal tipo di gestione proposta, dalle modalità di utilizzo del c. e dai servizi accessori inclusi (per es., bancomat, domiciliazione bollette ecc.). La scelta del c. più adatto alla/e persona/e e/o società che intendono aprirlo, dovrà basarsi principalmente sulle esigenze da soddisfare (familiari, personali, professionali ecc.), sulla tipologia di servizi offerti (di pagamento, di finanziamento, altri servizi bancari o extrabancari ecc.), sui relativi costi (spese di gestione fisse o variabili, costi delle singole operazioni, costi di servizi accessori, e altri ancora). Minor rilevanza assumono invece gli interessi, compenso che le banche riconoscono sulle somme versate e che rimangono inutilizzate. Infatti il tasso di interesse applicato ai c. b. è generalmente assai contenuto.