ALBA, conti e duchi d'

Enciclopedia Italiana (1929)

ALBA, conti e duchi d'

Rafael Martínez

, Fernando Álvarez de Toledo, uno dei primi marescialli del regno di Castiglia e León, ereditò la signoria di Valdecorneja alla morte del fratello García, maestro dell'Ordine di Santiago. Sua moglie fu Costanza, figlia di Pietro Ruiz Sarmiento, giudice maggiore (adelantado mayor) del regno di Galizia, e di Giovanna de Guzmán; ed egli ne ebbe il figlio García, che fu terzo signore di Valdecorneja e padre di Hernando Álvarez de Toledo, cavaliere, da Giovanni II di Castiglia fatto conte di Alba de Tormes per i servigi a lui resi. Questo primo conte di Alba occupò diverse cariche: fu governatore (adelantado) di Cazorla, amministratore giudiziario (alguacil mayor) di Toledo, coppiere maggiore del re e capitano generale alla frontiera dei Mori. Dei figliuoli ch'ebbe dalla moglie Mencía, figlia di Pietro Carrillo e di Elvira Palomeque, ereditò il titolo García Álvarez de Toledo, che fu il secondo e ultimo conte di Alba; perché, essendosi mostrato capitano valoroso nelle guerre contro i Mori, il re Enrico IV cambiò la contea in ducato nel 1469, e di più accordò a García i titoli di marchese di Coria e conte di Salvatierra.

Questo primo duca d'Alba assisté all'incoronazione dei re cattolici con autorità, sfarzo e grande seguito, e li servì con la stessa fedeltà con cui aveva servito Enrico IV. Si ammogliò con Maria, figlia dell'ammiraglio Fadrique Henríquez e della seconda moglie di costui Teresa de Quiñones, zia di Ferdinando il Cattolico. Il titolo fu ereditato nel 1478 dal suo figliuolo Fadrique Álvarez de Toledo, secondo duca d'Alba, marchese di Coria, conte di Salvatierra e Piedrahita, signore di Valdecorneja e di altri feudi, cugino dei Re Cattolici. Questi combatté a Granata fino alla resa della città, poi fu capitano generale nella guerra contro la Francia per la difesa del Rossiglione; al tempo dell'imperatore Carlo, servì, già vecchio, nelle Fiandre e in Italia, e ottenne il collare del toson d'oro di recente creazione. Sua moglie fu Isabella de Zúñiga, figlia del duca de Arévalo, Plasencia e Bejar, e da essa ebbe parecchi figli. Il primogenito García morì gloriosamente in battaglia, sicché il titolo passò al figliolo di lui Fernando Álvarez de Toledo, terzo duca d'Alba (v. sotto).

Dei duchi seguenti, il quarto, Fadrique (1582-85), non si segnalò particolarmente, e così pure il quinto, Ántonio (1585-1639), e il sesto, Fernando (1639-67). Il settimo, Antonio (1667-90), fu connestabile di Navarra; l'ottavo, Antonio (1690-1701), che si sappia, non ebbe nessuna carica importante, e il nono, anch'esso Antonio (1701-11), fu ambasciatore a Parigi. Per le nozze del decimo duca, Francesco (1711-39), con Caterina de Haro y Guzmán, marchesa del Carpio e contessa-duchessa di Olivares, tutti questi feudi passarono alla casa d'Alba, alla quale fu pure unito il titolo di Gran Cancelliere delle Indie. Maria Teresa fu l'undicesima duchessa ma dopo di essa il titolo di Alba passò dalla casa Álvarez de Toledo a quella de Silva, e il primo che lo portò fu Fernando de Silva Álvarez de Toledo, dodicesimo duca d'Alba (1755-76), ambasciatore a Parigi, maggiordomo di Carlo III, capitano generale e decano del Consiglio di stato. Sua figlia Maria del Pilar, tredicesima duchessa d'Alba (1776-1802), sposata al marchese di Villafranca, non ebbe figli, e il titolo passò a suo nipote Carlo Stuart Fitz-James Silva y Álvarez de Toledo, duca di Berwick e di Liria, e a questa casa rimase il titolo di Alba. Il vivente Giacomo Stuart Fitz-James y Falcó, diciassettesimo duca d'Alba, porta anche i titoli di Berwick, Arjona, Huesca, Montoro, Liria-Jèrica e molti altri. È direttore dell'Accademia storica e partecipa con grande attività ad ogni manifestazione culturale.

Bibl.: v. la voce seguente.

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