TENDA, Conti di

Enciclopedia Italiana (1937)

TENDA, Conti di

Francesco Lemmi

Nella seconda metà del sec. XIII, quando gran parte della contea di Ventimiglia venne in potere dei Genovesi e degli Angioini, gli antichi signori, che poi si dissero Balbo Lascaris per il matrimonio di Guglielmo Pietro I con Eudossia, figlia dell'imperatore bizantino Teodoro II (1260), si ridussero nelle loro terre dell'alta valle Roia, assumendo, un po' più tardi, il titolo di conti di Tenda. Pietro Balbo II fu padre di quella Beatrice che, vedova di Facino Cane, sposò Filippo Maria Visconti e venne da questo uccisa, il 14 settembre 1418, nel castello di Binasco. Ligi ai conti di Provenza e poi ai re di Francia, i Balbo Lascaris possedettero, nei loro tempi migliori, molte terre e castelli nelle due opposte pendici alpine, ma dopo il 1388, quando Nizza si diede alla casa di Savoia, il loro dominio andò sempre più restringendosi finché nel sec. XVI comprese soltanto la contea di Tenda, ridotta al borgo e al suo territorio, Limone e Vernante nella valle Vermenagna e le signorie di Maro e Prelà, recente acquisto di Onorato I nelle vallette che sboccano ad Oneglia (1455). La famiglia si estinse con Giovanni Antonio, padre di Anna la quale, il 28 gennaio 1501, sposò Renato di Savoia, figlio di Filippo II, detto il Gran Bastardo. Renato godette grande autorità e potenza alla corte di Francesco I. Morì nel 1525 per ferite ricevute nella battaglia di Pavia, e lasciò due figli, Claudio (morto nel 1566) e Onorato (morto nel 1580), che furono anch'essi al servizio francese. Claudio tenne per lunghi anni il governo della Provenza: Onorato, marchese di Villars, si acquistò alti gradi nell'esercito sino a quello di ammiraglio dopo la morte di G. di Coligny. Nel 1574 Emanuele Filiberto, approfittando dei litigi per la successione tra Renata d'Urfé, unica figlia superstite di Claudio, e Onorato di Villars, occupò tutto il paese e se lo fece poi cedere, fra il 1575 e il 1579, in cambio di alcuni feudi nella Savoia e nel Piemonte. Così erano assicurate, per Tenda, le comunicazioni dirette tra Cuneo e Nizza, mentre Maro e Prelà aprivano la via all'acquisto, che avvenne pure in quegli anni (1576), della città di Oneglia.

Bibl.: Comte de Panisse-Passis, Les Comtes de Tende de la Maison de Savoie, Parigi 1889; C. F. Savio, Tenda ai tempi di Em. Filiberto, in Lo stato sabaudo al tempo di Em. Fil., Torino 1928; II; G. Valsesia, Beatrice di Tenda, Genova 1935.