conservazióne [Der. del lat. conservatio -onis, "atto ed effetto del conservare", dal part. pass. conservatus di conservare (→ conservativo)] C. della corrente vettoriale: v. interazioni deboli: III 244 c. ◆ C. del moto relativistico: v. gravitazionale, moto relativistico: III 90 e. ◆ C. del numero leptonico di sapore e totale: v. leptonico, numero: III 402 a, 403 a. ◆ C. nello spazio-tempo curvo: v. relatività generale: IV 791 e. ◆ C. parziale della corrente assiale: v. protone: IV 619 d. ◆ [LSF] Equazione, o relazione, di c.: l'equazione fra le grandezze interessate a una legge di conservazione. ◆ [LSF] Legge, o principio (talora anche teorema), di c.: generic., esprime il fatto che una data proprietà o grandezza si mantiene invariata nel corso di determinate azioni e trasformazioni; specific., opportune qualificazioni indicano la proprietà o grandezza e, eventualmente, l'azione o trasformazione alle quali ci si riferisce: legge di c. (o, brevemente, c.) della carica elettrica, dell'energia, della massa, del numero barionico, ecc.: → le voci di qualificazione e v. conservazione, principi di. ◆ Legge di c. della corrente nucleonica: v. sistemi di pochi nucleoni: V 302 e. ◆ Legge di c. della massa: v. calore, trasmissione del: I 423 f. ◆ Principio di c. dell'energia meccanica: v. meccanica classica: III 681 e.