MARNER, Conrad

Enciclopedia Italiana (1934)

MARNER, Conrad (?)

Giuseppe Zamboni

Poeta tedesco della Svevia, fiorito intorno alla metà del sec. XIII; fu assassinato, vecchio e cieco; tra il 1267 e il 1287. Momo colto, che sapeva comporre pregiate poesie latine (è erroneo annoverarlo tra i menestrelli vaganti: Spielleute), egli amò sfoggiare la sua dottrina, precorrendo i Meistersinger. Ebbe molti seguaci e acquistò fama soprattutto con le poesie tedesche, segnalandosi specialmente in poesie gnomiche alla maniera dello Stricker), polemiche e politiche (Scrüche alla maniera dl Walter). In queste ultime si mostrò avversario della politica temporale dei papi, fedele all'imperatore Federico II e a Corradino severo giudice dei suoi compatrioti. Importante per la storia letteraria è un suo repertorio di canti di argomento eroico antico germanico, perché dimostra l'esistenza di siffatti canti, avvicinantisi alla ballata popolare, nel sec. XIII.

Bibl.: Scelta delle sue poesie in Minnesinger, Deutsche Liederdicther des 12.13.14. Jahrh., a cura di F. H. v. d. Hagen, 4ª ed., Lipsia 1838; Ph. Strauch, Der M., in Quellen u. Forsch., fasc. 14, Strasburgo 1876.