COMANA di Cappadocia

Enciclopedia Italiana (1931)

COMANA (τὰ Κόμανα, Comàna) di Cappadocia

Goffredo Bendinelli

Città di una delle regioni più interne dell'Asia Minore (Cataonia, o Cappadocia), sulle rive del fiume Saros, nel sistema dell'Antitauro. Detta dai Greci anche Χρυσῆ (Aurea), era considerata da una leggenda greca, grazie alle sue origini remote, come l'ultima residenza di Oreste. La sua notorietà si deve esclusivamente a un famoso tempio colà venerato, della dea Enyo-Ma, tipo di divinità asiatica affine a quello della Grande Madre o Cibele (denominata nelle iscrizioni Νικηϕόρος Θεά). Comana viveva sotto un governo schiettamente teocratico esercitato dai sacerdoti della dea. Dopo essere stata sotto i re di Cappadocia, dal 17 a. C. fece parte della provincia romana di quel nome. Ebbe il titolo di Colonia Augusia Fida. Al tempo di Adriano fu denominata Ieropoli. Ricevette una colonia romana al tempo di Caracalla. Rimangono tuttora resti considerevoli delle costruzioni del tempio celebre della dea. Il culto e il governo teocratico di Comana di Cappadocia fu imitato in Comana Pontica (v.).

Bibl.: Ruge, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., col. 1127 segg.; M. Besnier, Lexique de géogr. ancienne, s. v.; Drexler, in Roscher, Lexikon d. gr. u. röm. Mythol., II, 2, s. v. ; W. M. Ramsay, The cities and Bishoprics of Phrygia, Oxford 1895, pp. 681, 699; Corp. Inscr. Lat., III, pp. 1250 e 2062; B. V. Head, Hist. Num., 2ª ed., Oxford 1911, p. 753.

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