Colorimetro

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

colorimetro


colorìmetro [Comp. di colore e -metro] [MTR] [OTT] Strumento per misurazioni colorimetriche. ◆ [CHF] C. chimico: lo strumento per la colorimetria chimica, cioè per determinare, per confronto con una soluzione di concentrazione nota, il tenore di una sostanza colorante presente in una soluzione. Il liquido da esaminare viene posto in un recipiente cilindrico trasparente e in un identico contenitore si pone la soluzione di confronto; facendo attraversare i due liquidi da un fascio di luce, si può ottenere uguaglianza di colore; ciò può realizzarsi per diluizione con quantità note di solvente della soluzione più concentrata, oppure lasciando uscire da uno dei due recipienti un congruo quantitativo di liquido, o anche, come nel c. Duboscq (fig. 1), immergendo nell'una e nell'altra soluzione due bacchette di vetro e regolando l'immersione finché i campi fotometrici osservati attraverso le bacchette risultino di uguale intensità (e di ugual colore): se h, h' sono gli spessori di soluzione attraversati dalla luce, c e c' sono le relative concentrazioni, in condizioni di equilibrio è ch=c'h', talché, noto c' e misurate che siano h' e h, si ricava c. ◆ [OTT] C. ottico: (a) dispositivo per determinare l'uguaglianza cromatica tra un campione di colore e un campo adiacente illuminato con radiazioni di tre sorgenti primarie (colori rosso, verde e blu del Sistema RGB: v. colorimetria ottica: I 647 b); lo schema più semplice (c. visuale) è illustrato nella fig. 2, dove un osservatore confronta il colore di due schermi bianchi diffondenti identici, uno illuminato dalla sorgente in esame e l'altro illuminato dalle tre sorgenti primarie. (b) Strumento per determinare le coordinate tricromatiche di una luce; uno dei tipi più diffusi (c. di Guild) è schematizzato nella fig. 3; una sorgente puntiforme di luce bianca (usualmente, il filamento di una lampada elettrica a incandescenza) è nel fuoco di una lente convergente; il fascio di raggi paralleli emergente da questa incide su uno schermo in cui sono praticate tre feritoie a forma di segmenti di corona circolare, coperte da filtri di colore rosso (R), verde (V), blu (B); dietro lo schermo è un prisma romboedrico rotante (intorno all'asse a), per modo che all'uscita di esso si ha un fascetto di luce successiv. rossa, verde, blu; tale luce viene inviata su una testa fotometrica di Lummer e Brodhum, nella quale essa viene confrontata con la luce in esame; se la frequenza di rotazione del prisma è abbastanza elevata perché le sensazioni della luce di colore variabile si fondano insieme, cioè perché non si abbia una visione colorata sfarfallante, l'occhio dell'osservatore è in grado di valutare l'uguaglianza cromatica tra le due luci, uguaglianza che viene raggiunta variando opportunamente l'apertura delle tre feritoie R, V, B: i dispositivi con cui si variano le tre aperture, preventivamente tarati, danno le tre coordinate cromatiche della luce esaminata rispetto a un prefissato triangolo cromatico; questo strumento è stato poi adattato per fornire anche le coordinate tricromatiche nel moderno Sistema XYZ (v. colorimetria ottica: I 647 e).

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