COLOMANNO re d'Ungheria

Enciclopedia Italiana (1931)

COLOMANNO re d'Ungheria (1095-1116) (ungh. Kálmán)

Emma Bartoniek

Figlio maggiore di re Géza nipote e successore al trono del re san Ladislao. Era uomo di grande cultura, donde il suo appellativo di "könyves", lo studioso. Sebbene la corona spettasse a C., suo fratello Álmos cercò di ribellarglisi e C. lo fece accecare. Il regno di C. ha particolare importanza per l'Ungheria. Nel 1097 egli sposò la figlia di Ruggero di Sicilia, Busilla. Fu il primo sovrano d'Ungheria che annetté all'Ungheria territorî di popolazione e di cultura italiane. Continuando l'opera iniziata da san Ladislao, che aveva unito all'Ungheria la Croazia, conquistò la Dalmazia, venendo in contrasto con Venezia e con Bisanzio. Ma nel 1097 concluse un accordo con la repubblica e nel 1105, dopo una grave sconfitta subita in Galizia e dopo essersi assicurato l'appoggio di Alessio Comneno attraverso varî matrimonî, dopo un breve assedio occupò Traù. Spalato si arrese dopo più lunga resistenza. C. non era un conquistatore violento: egli tentava di giungere ad un accordo anzitutto per vie pacifiche e cercava sempre di guadagnare dalla sua parte l'episcopato e il clero locale, lasciando poi intatti i diritti e gli usi della rispettiva popolazione. I diritti di Spalato furono da lui confermati nel 1105, quelli di Traù nel 1108 e con giuramento solenne assicurò la libertà a tutta la Dalmazia. Venezia intanto combatté insieme con gli Ungheresi contro Boemondo, principe di Taranto, il quale aveva attaccato Bisanzio, alleata di Venezia e di C. Questi dovette difendere i territorî della Dalmazia anche contro l'imperatore Enrico V. C. attese con gran cura all'organizzazione interna dello stato, e pubblicò parecchie leggi, tutte pervase da saggezza e buon senso. Egli mirò sempre a rafforzare la potenza e il prestigio del sovrano, e a rinsaldare le basi economiche di tale potenza, facendo curare debitamente i possedimenti reali. Migliorò l'amministrazione della giustizia, regolò i commerci, limitò il commercio degli schiavi, pubblicò una legge speciale per gli ebrei.

Bibl.: Cron. illustr. viennese; Leggi di C., ed. Endlicher, Mon. Arpadiana; Bálint Homan, Magy. Tört. (Storia dell'Ungheria), Budapest 1928, I; Gy. Pauler, A magy. nemzet tört. (Storia della nazione ungherese), 2ª ed., Budapest 1899; I; Szilágyi-Marczali, A magy. nemzet. tört., Budapest 1896, II.

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