Colchicina

Enciclopedia on line

Alcaloide, C22H25O6N, isolato dai semi di Colchicum autunnale, polvere gialla, amorfa, inodora. Ha azione antimitotica ed è attiva contro la gotta e la febbre mediterranea.

In biologia è usata per determinare la poliploidia. Nelle cellule vegetali blocca la mitosi perché inibisce la formazione delle fibre del fuso: impedisce l’aggiunta di molecole di tubulina ai microtubuli, legandosi a un sito specifico ad alta affinità presente sulla tubulina e formando con essa un complesso che ne inibisce l’aggregazione. Così, i cromosomi, divisi in due cromatidi, non possono essere trasportati ai due poli; si forma un nucleo tetraploide (nucleo di restituzione); continuando l’azione della c. nelle mitosi successive, il processo si ripete, ottenendosi nuclei spesso ad alta poliploidia (nella cipolla nuclei con più di 1000 cromosomi anziché 16). La pratica è usata nella genetica vegetale per ottenere razze poliploidi (trifoglio, orzo ecc.) con caratteri di gigantismo rispetto ai diploidi da cui derivano. Nelle cellule animali, la c. ha la stessa azione che nelle cellule vegetali, ma gli individui polipoidi non sono vitali.

CATEGORIE
TAG

Poliploidia

Alcaloide

Cromatidi

Cromosomi

Colchicum