Coccidei

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Ordine di Protozoi Sporozoi, parassiti endocellulari di Invertebrati e Vertebrati, talora anche endonucleari, in qualche caso extracellulari, caratterizzati da assenza di mionemi e di altri organuli di movimento. Attraversano durante la loro vita un complesso ciclo di sviluppo, con una generazione alternante fra la riproduzione asessuale ( schizogonia) e quella sessuale ( sporogonia), spesso con cambiamento di ospite. Nelle cellule epiteliali dell’intestino e delle ghiandole annesse (fegato, dotti biliari, tubi del Malpighi ecc.) i C., al termine del loro accrescimento, si dividono per scissione multipla ( conitomia) dando luogo a un gran numero di merozoiti i quali possono infettare altre cellule epiteliali e così ripetere il ciclo. Perduta la facoltà di riprodursi per schizogonia, alcune forme del parassita entrano in fase di riproduzione sessuale trasformandosi nelle cellule madri dei gameti (gamonti), macrogametociti e microgametociti, i quali daranno origine rispettivamente ai macrogameti e ai microgameti. Ha luogo la fecondazione e si ha lo zigote che s’incista (oocisti); il nucleo di questa (sincario) si divide una o più volte; all’interno dell’oocisti si costituiscono delle masse nucleate (sporoblasti) che, rivestendosi di una parete cistica, diventano sporocisti o spore in cui si formano 2 o più sporozoiti o una sola spora con 4 o più sporozoiti. Allorché l’oocisti viene ingerita dall’ospite appropriato, da essa fuoriescono gli sporozoiti, i quali invaderanno rapidamente le cellule epiteliali ricominciando il ciclo.

Le malattie prodotte dai C. negli animali sono dette coccidiosi e talvolta si verificano anche nell’uomo ( coccidiosi epatica). Il contagio avviene di norma tramite gli alimenti; sintomi principali sono debolezza, dimagrimento, diarrea ecc.

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