WEBB, Clifton

Enciclopedia del Cinema (2004)

Webb, Clifton

Francesco Costa

Nome d'arte di Webb Parmalee Hollenbeck, attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Indianapolis il 19 novembre 1891 e morto a Hollywood il 13 ottobre 1966. Diventato un noto ballerino di cabaret ancora giovanissimo, si accostò al cinema nel 1920, ma senza riuscire a sfondare, per poi tornarvi nel 1944 con il ruolo al quale dovette la sua fama: quello del mellifluo Waldo Lydeker, malato di snobismo e dotato di un tagliente senso dell'umorismo, nonché assassino senza scrupoli, in Laura (Vertigine) di Otto Preminger. Il successo ottenuto lo associò per il resto della sua carriera al cliché del gentiluomo sferzante e saccente, di cui seppe però intuire astutamente l'aspetto comico, tanto da trasferirlo nell'esilarante macchietta dell'azzimato e pungente Mr Belvedere, incaricato di fare da balia a tre bambini.

Dopo aver studiato danza con Malcolm Douglas, uno dei migliori ballerini di New York, interpretò a tredici anni la parte di Oliver Twist in uno spettacolo musicale ispirato al romanzo di Ch. Dickens e a vent'anni, affermatosi come ballerino, prese parte ai più disparati tipi di spettacolo, dalla farsa al dramma, dal varietà all'opera lirica, dalla commedia in prosa alla commedia musicale, esibendosi anche a Londra. Nel 1920 apparve accanto a Ina Claire nel film Polly with a past di Leander Cordova, e nel 1925 ricoprì un ruolo in Heart of a siren di Phil Rosen, ma senza ottenere particolare successo. Nel 1944, visti i suoi successi teatrali, la 20th Century-Fox lo mise sotto contratto, facendolo recitare in Laura. Divenuto con questo ruolo uno dei più popolari attori hollywoodiani, replicò il suo personaggio di raffinato assassino nel tesissimo noir The dark corner (1946; Grattacielo tragico) di Henry Hathaway, poi affiancò Tyrone Power e Gene Tierney nel ruolo di un pretenzioso snob in The razor's edge (1946; Il filo del rasoio) di Edmund Goulding. In Sitting pretty (1948; Governante rubacuori) di Walter Lang diede vita al simpatico Mr Belvedere che ripropose in Mr. Belvedere goes to college (1949; Il signor Belvedere va in collegio) di Elliott Nugent e in Mr. Belvedere rings the bell (1951; Mr Belvedere suona la campana) di Henry Koster. Accanto a Barbara Stanwyck rivelò vigorose doti drammatiche in Titanic (1953) di Jean Negulesco, per il quale tornò a lavorare nei suoi ruoli di elegante nobiluomo in due film di grande richiamo, entrambi del 1954: Three coins in the fountain (Tre soldi nella fontana), girato a Roma, e Woman's world (Il mondo è delle donne). Il suo periodo migliore era però tramontato, e dalla metà degli anni Cinquanta gli furono offerti soltanto film di scarso rilievo, come lo spionistico The man who never was (1955; L'uomo che non è mai esistito) di Ronald Neame, e Boy on a dolphin (1957; Il ragazzo sul delfino) ancora di Negulesco, con Sophia Loren. Agli antipodi delle sue eleganti caratterizzazioni, il suo ultimo ruolo fu quello, melodrammatico e un po' stereotipato, di un anziano missionario vessato dai comunisti nella Cina degli anni Quaranta nel film Satan never sleeps (1962; Storia cinese) di Leo McCarey, accanto a William Holden.

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