CLEOMENE III di Sparta

Enciclopedia dell' Arte Antica (1959)

CLEOMENE III di Sparta (Κλεομένης, Cleomĕnes)

M. Floriani Squarciapino

Figlio di Leonida, della stirpe degli Agiadi, sposò la vedova di Agide IV e salì al trono appena trentenne (235 a. C.).

Le sue idee rivoluzionarie e riformatrici lo impegnarono in guerre sia interne sia contro la Lega Achea. Sconfitto, dopo una serie di successi, a Sellasia (222 a. C.) riparò in Egitto presso Tolomeo Evergete da cui sperava aiuto per riconquistare il trono. Accortosi di non essere che una pedina nel gioco politico egiziano, tentò di sollevare i mercenarî peloponnesiaci d'Egitto; dopo l'insuccesso dell'impresa si uccise (220 a. C.).

Fino ad oggi il volto di C. ci era ignoto, quanto quello dei suoi predecessori di ugual nome, non esistendone alcuna accertata immagine monetaria. Recentemente il Carcopino ha creduto di poterlo identificare nel busto bronzeo di giovane principe rinvenuto a Volubilis. L'identificazione si basa su considerazioni puramente estrinseche e congetturali: la datazione del busto, attribuito a scuola alessandrina, negli ultimi decennî del III sec. a. C.; la ideale rispondenza della fisonomia di esso con i tratti psicologici di C.; una certa "aria di famiglia" con i ritratti di Areus nelle monete spartane; la circostanza che il busto di C. fosse abbinato a quello di Catone Uticense, alla cui figura morale potrebbe accostarsi quella del re di Sparta. Argomenti tutti che, pur avendo una certa base di probabilità, non sono forse sufficienti per accettare senza riserve l'identificazione.

Bibl.: J. Carcopino, Notes sur les deux bustes trouvés à Volubilis, in Société Archéologique de Constantine. Livre du Centenaire, 1852-1952, Recueil du Departement de Constantine, LXVIII, 1953, pp. 71-85, 2 tavv. (con bibl. precedente).