CLAVICOLA

Enciclopedia Italiana (1931)

CLAVICOLA (lat. clavicŭla, diminutivo di clavis "chiave"; fr. clavicule; sp. clavícula; ted. Schlüsselbein; ingl. clavicle)

Dante BERTELLI
Gian Maria FASIANI

È un osso lungo, pari, che insieme colla scapola costituisce la cintura scapolare; manca in molti Mammiferi, in alcuni è rudimentale.

Nell'uomo la clavicola si presenta flessuosa con due curve disposte come quelle di un S allungato, delle quali una è laterale, a convessità volta posteriormente, e una mediale, molto più estesa, a convessità volta in avanti. La clavicola è situata quasi orizzontalmente, tesa fra il manubrio dello sterno e la scapola. Vi si distinguono un corpo e due estremità le quali vengono denominate acromiale e sternale. Il corpo è appiattito dall'alto al basso e presenta due facce: superiore e inferiore; due margini: anteriore e posteriore. La faccia superiore nel terzo laterale è pianeggiante e un poco rugosa, negli altri due terzi è tondeggiante e si presenta liscia per quasi tutta quest'estensione, tranne qualche rugosità vicino all'estremità sternale. La faccia inferiore è pianeggiante nel terzo laterale e irregolarmente tondeggiante nei due terzi mediali; in vicinanza dell'estremità acromiale presenta una superficie rugosa che si chiama tuberosità coracoidea sulla quale prende inserzione il legamento coracoclavicolare, e presenta un'altra superficie rugosa in vicinanza dell'estremità sternale, che si chiama tuberosità costale, sulla quale prende attacco il legamento costoclavicolare; tra le due tuberosità, nella faccia inferiore, è una leggiera scanalatura longitudinale nella quale è accolta l'origine del muscolo succlavio. Nel terzo medio di questa faccia, o del margine posteriore, si trova il forame nutritizio. Il margine anteriore è concavo e scabro nel terzo laterale, è convesso e molto più largo negli altri due terzi. Il margine posteriore è convesso nel terzo laterale, concavo e più largo nei due terzi mediali. L'estremità acromiale è appiattita dall'alto al basso; si trova in essa la faccia articolare acromiale che si mette in rapporto con la faccia articolare dell'acromion. L'estremità sternale, molto voluminosa, di forma irregolarmente prismatica triangolare, presenta la faccia articolare sternale che s'articola con la incisura clavicolare dello sterno. Dalla faccia inferiore della clavicola partono alcuni legamenti che l'uniscono alle ossa sottostanti e cioè alla prima costa (legamento costoclavicolare) e al processo coracoide (legamento trapezoide e conoide).

La clavicola è costituita da tessuto spugnoso coperto da una lamina di tessuto compatto.

Patologia. - La clavicola è sede frequente di fratture che interessano per lo più il suo punto di mezzo o il suo terzo mediale, più raramente il suo terzo esterno e che sono conseguenza di una caduta sul moncone della spalla, o sul gomito, o sulla mano ad arto abdotto, oppure di un trauma diretto dell'osso. Lo spostamento dei frammenti, determinato dai muscoli a inserzione clavicolare, è caratteristico per le varietà media e interna; il frammento mediale risale in alto e in avanti, il frammento laterale discende in basso e s'insinua sotto al precedente.

Anche la lussazione della clavicola può verificarsi per traumi diretti o indiretti sull'osso e manifestarsi sia all'estremo laterale con le due varietà sopra- e sottoacromiale, sia all'estremo interno con le tre varietà presternale, soprasternale, sottosternale.

Delle affezioni infiammatorie le più comuni sono la periostite e l'osteomielite acute: esse conducono facilmente alla formazione di raccolte purulente e di sequestri ossei.

Più rare sono le localizzazioni clavicolari della tubercolosi e della sifilide. La tubercolosi può presentarsi sia con focolai midollari, sia con focolai di periostite; evolve lentamente e può dare origine ad ascessi freddi, a fistole, a sequestri. La sifilide conduce alla formazione di tumefazioni gommose all'estremità sternale che tendono a fondersi dando origine a fistole.

I tumori della clavicola sono rappresentati da osteomi e condromi, ma più spesso da osteosarcomi, che non differiscono da quelli che si sviluppano in altre ossa. Soltanto i rapporti che detti tumori, crescendo, assumono con i grossi vasi e i nervi della regione, impartiscono loro un'importanza speciale per i sintomi di compressione che determinano e per le difficoltà della loro ablazione.

Rara è la mancanza congenita della clavicola che può essere totale o parziale, unilaterale o bilaterale; conduce a deformità, ma porta con sé disturbi funzionali relativamente scarsi. Con il nome di disostosi cleidocranica P. Marie ha descritto una rara malformazione congenita nella quale si hanno difetti d'ossificazione delle ossa del cranio e assenza completa o parziale delle clavicole, in modo che le due spalle possono essere portate a contatto sulla linea mediana del torace.

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