Ledoux, Claude-Nicolas

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Architetto (Dormans, Marna, 1736 - Parigi 1806). Formatosi a Parigi, praticò il disegno e l'incisione per poi dedicarsi all'architettura studiando con J.-F. Blondel e L. F. Trouard. Protetto da M.me Du Barry (che gli commissionò progetti per il padiglione di Louveciennes, 1771; per la sua casa di Parigi, 1773-75; ecc.), nel 1773 fu nominato architetto del re ed eletto membro dell'Accademia. Autore di numerosi progetti per residenze (castello di Bénouville, 1768-77, e a Parigi hôtel d'Hallwyl, 1766; hôtel Montmorency, 1770-72; hôtel Guimard, 1772; ecc.), dal 1773 si dedicò prevalentemente alla realizzazione di complessi di edifici pubblici (saline di Arch-et-Sennans, 1775-79; teatro di Besançon, 1778-84; dogane di Parigi, 1785-89; case d'affitto a Parigi, 1784-89). Espressione dell'illuminismo razionalista, le sue opere rivelano, al di là degli apparati decorativi d'ispirazione classica, una scelta di volumi semplici ed essenziali in un equilibrio di forma e funzionalità. Dopo la costruzione delle saline, in cui alcuni spunti fantastici rivelano l'influenza di G. B. Piranesi, disegnò la "ville idéale de Chaux" (1780-1804) dedicandosi a progetti e disegni soprattutto nella forzata inattività succeduta alla Rivoluzione; nel 1804 pubblicò L'Architecture considerée sous le rapport de l'art, des mceurs et de la législation (ristampato nel 1846-47).

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