Clatrato

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In chimica, sistema formato dalla occlusione di atomi o piccole molecole (gas nobili, anidride solforosa, anidride carbonica, idracidi, metanolo ecc.) nelle cavità interstiziali presenti nei reticoli cristallini di composti ospitanti che possono essere organici (idrochinone, urea ecc.) o inorganici (zeoliti cristalline, acqua). Alcuni c. (per es., quelli dell’urea e dell’amilosio) presentano caratteristiche cavità ‘a tunnel’ che ospitano lunghe molecole non ramificate (idrocarburi, acidi grassi ecc.). I c. si ottengono generalmente facendo cristallizzare il composto ospitante sotto pressione in presenza delle molecole ospiti allo stato liquido o di vapore; i legami che si stabiliscono tra le molecole sono di tipo idrogeno. Molti c. (per es., il sistema argo-idrochinone) sono stabili a temperatura ambiente; il rapporto di combinazione tra ospitante e ospite, che dipende dalla struttura delle cavità e dalla natura delle molecole ospiti, non è stechiometrico ma può variare in un intervallo ristretto: per l’idrochinone il valore è uguale o poco inferiore a 3. I c. sono utilizzati per particolari separazioni: per es., per separare l’argo dal neo (che non forma c.) utilizzando l’idrochinone, o gli idrocarburi lineari da quelli ramificati tramite l’urea, oppure come stacci molecolari nel caso delle zeoliti.

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