Cittadinanza europea

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Istituita dal Trattato di Maastricht sull’Unione Europea (UE) del 1992, la cittadinanza europea è la condizione giuridica propria di ogni persona appartenente a uno Stato membro dell’UE. In base al Trattato di Amsterdam (1997), essa non sostituisce la cittadinanza nazionale, ma ne rappresenta un complemento, essendo finalizzata a instaurare la solidarietà tra i popoli che fanno parte dell’Unione Europea e a favorire il processo di integrazione politica tra gli Stati membri.

È cittadino dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro. I cittadini dell’Unione godono dei diritti, e sono soggetti ai doveri, previsti dal Trattato. In particolare, possono circolare e soggiornare liberamente nei territori dell’Unione (Libera circolazione delle persone), hanno diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali e alle elezioni del Parlamento europeo nello Stato membro di residenza; ove si trovino in un paese terzo in cui lo Stato di provenienza non è rappresentato, hanno diritto di beneficiare della tutela diplomatica e consolare di qualsiasi Stato membro dell’Unione; hanno diritto di petizione al Parlamento europeo e possono adire il Mediatore europeo.Tali diritti sono suscettibili d’integrazione, grazie a una clausola che consente al Consiglio dell’UE di adottare disposizioni intese a completarli.

Voci correlate

Libera circolazione delle persone

Politica sociale dell’Unione Europea

Diritti umani. Diritto dell’Unione Europea

Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea

Cittadinanza. Diritto costituzionale

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