CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori)

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori)


CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori)  Organizzazione nata nel 1950 dall’unificazione della LCGIL (Libera Confederazione Generale Italiana Lavoratori) e della FIL (Federazione Italiana del Lavoro), costituite dalle correnti sindacali cattolica e repubblicana staccatesi dalla CGIL (➔) nel 1948. Presenta una duplice struttura organizzativa, articolata su vari livelli territoriali: da un lato, ci sono le strutture di categoria, che si occupano di lavoratori addetti a produzioni simili (per es., chimici, metalmeccanici, bancari, trasporti ed enti locali); dall’altro, una struttura organizzativa intercategoriale a cui sono affiliate tutte le categorie. La CISL aderisce alla Confederazione Europea dei Sindacati (➔ CES) e alla Confederazione Internazionale dei Sindacati (➔ CIS). Rispetto alla CGIL, la sua ispirazione di base è meno conflittuale e più incline alla collaborazione con le controparti aziendali, poiché essa individua nella concertazione, ovvero nella definizione di accordi attraverso il negoziato tra parti sociali e governo, la prassi operativa essenziale, e poiché punta più sulla partecipazione che sul conflitto. Segretari generali della CISL sono stati G. Pastore, B. Storti, L. Macario, P. Carniti, F. Marini, S. D’Antoni, S. Pezzotta e, dal 2009 e ancora al 2011, R. Bonanni. Nel 2010 gli iscritti sono stati 4.542.354, di cui il 48,5% pensionati. Tra gli attivi, il settore più rappresentato è quello della funzione pubblica (14,3%), seguito dalle costruzioni (Filca, 13,1%), da scuola e università (10,5%) e dal commercio e turismo (Fisascat, 10,5%). I lavoratori atipici (Felsa Cisl) costituiscono solo il 2,2% degli iscritti.

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