De Portzamparc, Christian-Urvoy

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Architetto francese (n. Casablanca 1944); vincitore del premio Pritzker nel 1994. È stato uno dei principali esponenti della nuova generazione di architetti francesi che ha saputo incorporare le lezioni dell'École des beaux-arts in un collage esuberante di idiomi architettonici contemporanei. I suoi edifici sono solitamente scultorei, sempre in equilibrio tra modernismo e classicismo.

Vita

Ha studiato architettura a Parigi presso l'École nationale des beaux-arts dal 1962 al 1969, con E. Beaudoin e successivamente con G. Candilis. Fin dagli anni Settanta, si è mostrato fautore di una politica della frammentazione opposta ai grandi segni propri dei dettami dell'urbanistica di Le Corbusier. Lunga è la serie di progetti per quartieri urbani: Montpellier, Nantes, Aix-en-Provence e Fukuoka, tutti del 1989. Nel 1984 ha vinto il concorso per la Cité de la musique a Parigi, un organismo di grande complessità, un frammento di città nel quartiere di La Villette, terminato nel 1995.

Opere

Tra le sue principali realizzazioni si ricordano: la scuola di danza dell'Opera di Parigi a Nanterre (1983); residenze in Giappone, a Fukuoka (1989); l'ampliamento del Museo Bourdelle a Parigi (1988-90); residenze al Parco di Bercy, Parigi (1991-94); la torre del Crédit Lyonnais a Lille (1991-95); la torre del gruppo francese LVMH a New York (1995-99); la riorganizzazione dell'isolato tra place Nationale e rue Nationale a Parigi (1990-96); l'ampliamento del Palazzo dei Congressi a Parigi (1994-2000); la sede di Le Monde a Parigi (2001-05); la salle de Concert Grande-Duchesse Joséphine-Charlotte a Lussemburgo (2002-05); les Champs-Libres, Rennes (2006); la Cidade de Musica, Rio de Janeiro (2002-08).

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