Chicago Città degli USA (2.836.658 ab. nel 2007), nello Stato dell’
Nonostante un ridimensionamento verificatosi nell’ultimo ventennio del Novecento, rimane fondamentale il ruolo economico di C., sostenuto dalle attività industriali, presenti in tutti i comparti produttivi, da quelli più tradizionali (siderurgico, meccanico, alimentare, chimico, tessile e dell’abbigliamento, e soprattutto editoriale) a quelli più moderni e innovativi (elettronica, informatica, high-tech). In fortissima espansione è il comparto dei servizi, nel quale, accanto alle attività commerciali (favorite dalla presenza di una eccezionale rete autostradale e ferroviaria, di tre aeroporti e del porto sul Lago Michigan) figurano quelle finanziarie e assicurative; mentre sempre in primo piano sono le attività scientifiche e culturali di ricerca e sviluppo: le università sono, insieme alle biblioteche, gli istituti più notevoli della città. Il contributo del terziario all’occupazione complessiva è stimato pari all’80%, mentre alle attività industriali (nonostante il cospicuo apparato) e al comparto delle costruzioni viene lasciato il residuo 20%. Il reddito medio pro capite è superiore a quello del paese, anche se, all’interno della grande area metropolitana permangono ancora forti squilibri sociali.
Distrutta quasi completamente da un incendio nel 1871 (tra gli edifici risparmiati, St. Patrick’s Church, 1854, e Old Water Tower, 1869), C. per gran parte fu ricostruita da un gruppo di ingegneri e architetti (nel loro complesso chiamati, pur in assenza di una vera e propria istituzione, scuola di C.) che, tra il 1880 e il 1930, approfittarono di una serie di circostanze favorevoli – forte sviluppo economico, notevole preparazione tecnica dei progettisti, assenza di una tradizione architettonica e di strutture ambientali vincolanti – per attuare una audace ricostruzione del Loop. Furono progettate opere originali per varie tipologie di edifici (uffici, grandi magazzini, alberghi, officine, edifici residenziali, scuole ecc.), fondamentali per la storia dell’architettura moderna. Nella serie di innovazioni tecniche e strutturali spiccano gli edifici multipiani a struttura d’acciaio e vetrate (le finestre di C., tripartite, costituite da un telaio centrale fisso affiancato da due controtelai mobili e che occupano l’intera ampiezza delle campate), con fondazioni in cemento, che preannunciano i grattacieli. Di L.H. Sullivan rimangono Jewelers’ Building (1882; con D. Adler), l’Auditorium (1889; con Adler) e Carson Pirie Scott and Co. Story (1899-1904); di W. Le Baron Jenney,
Scuola di CCircolo filosofico sorto dall’incontro e dalla collaborazione di alcuni esponenti europei del movimento neopositivista, emigrati negli USA all’avvento del nazismo, e i rappresentanti di correnti filosofiche affini americane, per lo più legati alla scuola logica di C. fondata da J. Dewey nel 1903. Il gruppo, raccolto attorno alle figure di C. Morris, R. Carnap e O. Neurath, promosse la pubblicazione, dal 1955, della