CHEMIOTERAPIA

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)

CHEMIOTERAPIA (IX, p. 965)

Egidio MENEGHETTI

Questa scienza ha compiuto imponenti progressi nell'ultimo ventennio. Se nuovi farmaci chemioterapici hanno arricchito, in modo sensibile, i mezzi già efficaci e numerosi contro le malattie protozoarie, assai più importanti sono le fondamentali scoperte fatte contro gli agenti infettivi di natura batterica, verso i quali, in precedenza, la chemioterapia era pressoché sprovvista. La persistente insufficienza di mezzi chemioterapici per combattere le malattie da virus va messa in rapporto con la incompiutezza delle conoscenze e delle possibilità sperimentali su tali agenti infettivi.

I principali risultati ottenuti dalla chemioterapia nell'ultimo ventennio si possono così riassumere:

a) nuovi composti organici antimoniali, eccezionalmente efficaci contro la leishmaniosi (grave malattia protozoaria, diffusa soprattutto in talune zone dell'India), come, per es., il neostibosan, l'ureastibamina e il neostam, e contro la bilharziosi (malattia elmintica diffusa in Egitto, in Giappone, ecc.), come, per es., il neoantimosan o fuadina;

b) nuovi composti anlimalarici. Alla chinina, da tempo nota, alla plasmochina (1926) di struttura chinolinica, si aggiunse l'atebrina (1930) di struttura acridinica, e la paludrina (1945), composto di struttura biguanidinica, bene tollerato ed efficace in fasi della malattia nelle quali i farmaci precedenti sono inattivi o poco attivi.

c) I sulfamidici. - Seguendo gli indirizzi di P. Ehrlich, F. Mietzsch e J. Klarer (1932) ottennero la sulfonamidocrisoidina, che chiamarono prontosil rosso. G. Domagk nel 1935 ne constatò l'attività, soprattutto contro forme streptococciche. Più tardi, F. Nitti, D. Bovet e J. Tréfouël dimostrarono che nella complessa molecola del prontosil rosso la parte attiva è rappresentata dalla paraminobenzensulfonamide, molto più semplice, non colorata, detta per brevità sulfamide. Numerosi altri composti sono stati ottenuti da questo: sulfamidopiridina, sulfamidotiazolo, sulfamidodiazina, sulfamidoguanidina, ecc. (v. sulfamidici, in questa App., anche per l'azione terapeutica).

d) Gli antibiolici (microbiotici). - Nel 1929, A. Fleming osservava che una muffa, il penicillium notatum, elaborava una sostanza d'intensa azione antibatterica; nel 1940-41, E. Chain e H. W. Florey approfondivano le ricerche, ottenendo la penicillina, di cui recentemente è stata dimostrata la struttura e raggiunta la sintesi (V. du Vigneaud e coll., 1946). Numerose altre sostanze elaborate da funghi e batterî sono state poi isolate. Ricorderemo, oltre la penicillina, la streptomicina, la tirotricina e la recentissima aerosporina (v. antibiotici; penicillina; streptomicina ecc., in questa App., anche per l'azione terapeutica).

Bibl.: A. Schmidt e F. M. Peter, Advances in the therapeutics of antimony, Lipsia 1938; G. M. Findlay, Recent advances in Chemotherapy, Londra 1939; F. H. S. Curd, D. G. Davey e F. G. Rose, Annals of Tropical Medicine and Parassitology, XXXIX (1945), p. 208; V.H. Power, Chemotherapy, New York 1946; W. Herrell, Penicillin and other antibiotic agents, Filadelfia e Londra 1946; G. Brownlee e S. R. M. Bushby, Chemotherapy and Pharmacology of aerosporin, in The Lancet, gennaio 1948, p. 127; P. N. Swift, Treatment of pertussis with aerosporin, ibid., p. 133; E. H. Northey, The sulfonamids and allied compounds, New York 1948.

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